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Pescara, il gruppo Edmondo:"Nessuna uscita. Restiamo nella Delfino"

Pescara, il gruppo Edmondo:"Nessuna uscita. Restiamo nella Delfino"TuttoB.com
© foto di Tommaso Sabino
giovedì 1 luglio 2010, 09:40Rassegna stampa
di Francesco Rossi
fonte primadanoi

A pochi giorni dalla definitiva uscita di scena del gruppo Caldora, la Delfino Pescara ha comunque provveduto ai primi pagamenti per l'iscrizione al prossimo campionato di serie B.

Il diniego del gruppo Caldora non ha sorpreso il patron Peppe De Cecco: «non è una sorpresa, ce l'aspettavamo. Avevo avuto dei sentori, poi in società siamo tanti e dopo una stagione lunga e dispendiosa è normale che qualcuno non se la senta di proseguire questa difficile avventura».

«In ogni caso dietro chi vuol andare via sono già pronte altre figure» – prosegue il presidente biancazzurro – «che subentreranno appena resteranno vacanti eventuali quote. Siamo in tanti e la scelta di avere quote paritarie favorisce proprio il ricambio all'interno della proprietà».

«Decisivo sarà il cda della prossima settimana» – conclude De Cecco – «perché chi non effettuerà l'aumento di capitale sociale sarà ritenuto fuori dal club e le sue quote verranno redistribuite tra di noi o a terze persone».

Se da un lato la situazione inerente alla Caldora sembra ormai ben definita, dall'altro comincia a delinearsi anche il caso relativo al presunto addio del gruppo Edmondo.

«Non siamo affatto usciti dalla Delfino Pescara» – raccontano Antonio e Maurizio Edmondo – «e continueremo ad impegnare le nostre risorse al servizio del club».

Per evitare equivoci e malintesi, il gruppo Edmondo chiarisce ciò che è successo nell'ultimo cda che ha sancito l'iscrizione del Pescara al prossimo campionato di serie B: «più volte abbiamo avvertito il cda del fatto che alcuni soci, come ad esempio noi che deteniamo il 10% delle azioni, hanno garantito per quote di molto superiori che appartenevano al altri. La nostra volontà è solamente quella di riequilibrare i rapporti di forza all'interno della Delfino Pescara 1936».

«La nostra assenza nell'ultimo cda» – prosegue Antonio Edmondo – «era irrilevante ai fini dell'iscrizione del Delfino al prossimo torneo, visto che la stessa era già stata perfezionata in tempi precedenti».

Il malinteso dunque si sarebbe venuto a creare non per logiche di comando: «nella stagione in corso il gruppo ha più volte richiamato la dirigenza sul fatto di aver versato o meno le quote patrimoniali destinate alla ricapitalizzazione. Da questo punto di vista c'è stato silenzio fino al 25 giugno quando il CdA, alla presenza del collegio sindacale, ha comunicato che i 4/5 dei soci quotisti risultavano essere morosi rispetto alle quote da loro sottoscritte. È nato un malinteso, ma in ogni caso il gruppo Edmondo non lascia la Delfino Pescara».

In tal caso resta vacante soltanto il 10% relativo alle quote detenute dal gruppo Caldora, che a breve verranno rilevate da imprenditori esterni o da soci già del club.