Il Secolo XIX - L'avvocato Lubrano: “Realistico il -4 al Brescia"

«La disciplina di settore (art. 33, comma 4, lett. e, del Codice di Giustizia Sportiva Figc) prevede che in caso di mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps si applica una sanzione della penalizzazione in classifica». Così l’avvocato Enrico Lubrano, docente di Diritto dello Sport presso l’Università LUISS Guido Carli e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, intervistato da Damiano Basso (Il Secolo XIX).
Ci sono casi analoghi?
«Sì, certamente, nei quali è stata quantificata in due punti di penalizzazione per ogni inadempimento, come avvenuto, in quest’ultima stagione, nei casi di Ternana e Cosenza, con decisioni assunte dalla Giustizia Federale e confermate sia dal Collegio di Garanzia dello Sport che dal TAR Lazio: di conseguenza, nel caso del Brescia, è realistico che possa essere emanata una penalizzazione di 4 punti (due per l’Irpef e due per l’Inps)».
Da scontare nella attuale classifica?
«Sì in quanto le successive lettere dell’articolo 33, comma 4, del Codice di Giustizia Sportiva prevedono che solo gli inadempimenti relativi alle scadenze successive al 16 marzo siano sanzionate con una penalizzazione da scontarsi nella stagione successiva».
La Lega di B potrebbe rideterminare la classifica sulla base della sola decisione di primo grado del Tribunale Federale Nazionale?
«Sì, perché questa decisione, che potrebbe essere assunta entro la fine di maggio, è immediatamente esecutiva. Di conseguenza, appena emanata la decisione di primo grado, la relativa sanzione si applicherebbe con immediatezza alla classifica e la Lega di B dovrebbe riformulare retrocessioni e playout, a svantaggio del Brescia e a vantaggio delle altre società, a cominciare dalla Sampdoria che ha chiuso al terzultimo posto il campionato e ora accederebbe ai playout».
La decisione di primo grado può essere sovvertita nei gradi successivi?
«Proprio i precedenti di Ternana e di Cosenza rendono poco probabile che un’eventuale decisione di primo grado possa essere sospesa o riformata nei gradi successivi, avendo la Giustizia Sportiva ormai assunto principi consolidati in materia: due punti di penalizzazione per ogni inadempimento».
[...]
E la vicenda non potrebbe concludersi con un ampliamento dell’organico di Serie B?
«Ritengo molto difficile l’ipotesi di un ampliamento dell’organico del campionato, in quanto lo stesso è specificamente precluso dall’art. 49 delle NOIF (le norme organizzative interne federali) della Figc: è una situazione che si potrebbe verificare soltanto laddove la Lega rideterminasse la classifica e le relative retrocessioni e playout sulla base della decisione del Tribunale Federale Nazionale e questa fosse poi “ribaltata” nei gradi successivi di giudizio, ipotesi remota alla luce dei precedenti che ho richiamato: solo in tale caso, la Lega potrebbe essere obbligata a un ampliamento dell’organico del campionato di Serie B, per ottemperare a eventuali decisioni della Giustizia Sportiva sopravvenute».