GazzSport - Terremoto in Serie B: 17 domande e 17 risposte per capire il caso Brescia

1) Perché il Brescia è nei guai?
L’accusa al club da parte della Procura Figc, che ha chiuso le indagini domenica, è quella di non aver provveduto al regolare pagamento di Irpef e Inps dei suoi tesserati alle scadenze di febbraio e aprile.
2) Perché, almeno per la prima scadenza, il problema emerge solo ora?
Perché la Covisoc, dopo la scadenza del 17 febbraio, come da prassi aveva scritto subito all’Agenzia delle Entrate per chiedere una verifica sulla modalità di pagamento utilizzata dal Brescia, ma ha avuto risposta solo nei giorni scorsi. E la risposta è stata negativa.
3) Per colpa della modalità?
Il Brescia, per la prima volta, ha fatto ricorso ai crediti d’imposta per compensare i suoi debiti verso l’erario: la scadenza era per gli stipendi (pagati regolarmente), per Irpef e Inps. E il pagamento di queste tasse è stato bocciato.
4) Perché?
Perché i crediti d’imposta del Brescia sono stati dichiarati «inesistenti» dall’Agenzia delle Entrate.
5) Come è possibile?
È prassi diffusa, da parte delle aziende, acquistare questi crediti da agenzie che ne fanno incetta e li mettono in vendita, consentendo a chi li acquista un risparmio.
6) Il Brescia quanti ne ha comprati?
Per 2,4 milioni, con uno sconto del 15%, pagando poco più di 2 milioni. Operazione condotta il 17 febbraio, al limite della scadenza. E poi? Con quei crediti nel proprio cassetto fiscale il Brescia ha potuto emettere i suoi F24: da 1.439.676 euro per la scadenza di febbraio, da 445.485 per quella di aprile.
7) E cosa è successo?
Questo è il mistero. Perché l’Agenzia delle Entrate non ha trovato quei crediti.
8) Motivo?
Cellino sostiene di essere stato truffato dall’agenzia che gli ha ceduto quei crediti, malgrado il suo fiscalista l’avesse rassicurato sulla sua solidità.
9) Potrà convincere chi lo accusa? È stato truffato?
La responsabilità è sua in quanto legale rappresentante della società. Davanti alla giustizia sportiva sembra non avere scampo, semmai con quella penale potrà far valere le sue ragioni verso l’agenzia. Solo il Brescia si trova in questa situazione? No, ci sono anche alcune società di Lega Pro. Una si è già autodenunciata: il Trapani ha comunicato di aver usufruito della stessa agenzia e si sente parte lesa, altre società sono in attesa della Procura Figc.
10) Ma cosa rischiano?
Restiamo al caso Brescia: 2 punti per l’Irpef e 2 per l’Inps, sanzione standard. In totale 4 punti da scontare subito per la scadenza di febbraio e altri 4 per la prossima.
11) Quando si saprà?
Giovedì o venerdì la Procura Figc ha convocato il Brescia per una audizione. Poi scatta il deferimento e verrà fissata la data per l’udienza di primo grado al Tfn: se va bene sarà il 30 maggio, al più tardi il 3 giugno. Sono tempi tecnici.
12) Non si può patteggiare?
La possibilità in teoria c’è, ma prima di tutto il Brescia dovrebbe ammettere la sua colpa, e poi ci sono recenti sentenze che lo impediscono per casi del genere.
13) E il playout a questo punto quando sarà giocato?
Con il -4 il Brescia diventa terzultimo, il Frosinone si salva, la Salernitana ha la posizione favorevole allo spareggio che potrà giocare la Sampdoria, oggi in C. La data sarà fissata dopo la sentenza di primo grado: se sarà solida, Figc e Lega B si prenderanno il rischio di giocare e a metà giugno ci sarà il playout.
14) E se non lo fosse?
In teoria si dovrebbe aspettare un secondo grado, ma i tempi non ci sarebbero.
15) E quindi?
Quindi la stagione si chiuderà così, con Salernitana-Samp, e il Brescia proseguirà la sua battaglia legale nelle sedi che riterrà opportune.
16) Se dovesse avere ragione?
Ovviamente l’esito del torneo non cambierebbe, ma il Brescia potrebbe avere le basi per chiedere di essere riammesso in sovrannumero.
17) È possibile una B a 21 o 22?
Decisamente improbabile. E soprattutto è prematuro.