Avellino, verso l'Empoli: Patierno sfida Biasci per una maglia da titolare
Mancano tre giorni alla sfida con l’Empoli che riporterà i lupi in campo dopo la sosta. Cesena sembra ormai alle spalle, ma quella ferita brucia ancora e continuerà a farlo finché l’Avellino non offrirà un’altra prova convincente, all’altezza delle ambizioni di mister Biancolino e di un pubblico che non vede l’ora di tornare a esultare.
Queste due settimane sono servite per lavorare sulla testa e sulle gambe: più equilibrio, più automatismi, ma anche il recupero della condizione di chi non era al meglio. L’idea di base non cambia: sarà ancora 4-3-1-2, soprattutto in casa e contro una formazione che in classifica insegue i biancoverdi. Un segnale di continuità, ma anche di fiducia nell’indole offensiva della squadra.
Biancolino vuole sfruttare fino in fondo la spinta del Partenio-Lombardi, pronto a trasformarsi nel solito fortino. Qualche ritocco, però, è inevitabile. In difesa resta da valutare la reale condizione di Simic, mentre in mezzo al campo si accende il tema cambi: Kumi è la possibile mossa dal primo minuto, ma attenzione a Martin Palumbo, che potrebbe essere di nuovo inserito in mediana, pur senza toccare la cabina di regia, saldamente nelle mani (e nei piedi) di Palmiero.
I fari, inevitabilmente, si spostano sull’attacco. Gennaro Tutino è pronto a prendersi l’Avellino sulle spalle con la prima maglia da titolare della sua nuova avventura in biancoverde. Al suo fianco, però, è duello vero: Biasci e Patierno si giocano una maglia in un ballottaggio pesante. Il numero 9 freme, queste due settimane gli sono servite per lavorare con il gruppo, ritrovare ritmo e sensazioni.
Non sarà ancora al top, ma la storia recente insegna che il bomber di Bitonto non ha bisogno della miglior condizione per incidere: a Modena, in passato, si era già buttato nella mischia con profitto. Per Biancolino è un lusso: scegliere tra due attaccanti così è un "problema" che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Al fianco di Tutino ci sarà uno dei due dall’inizio, l’altro potrà diventare un’arma pesantissima a gara in corso.


