RdC: "Reggiana, Bianco sprona la squadra: 'Dobbiamo ritrovare il furore agonistico'"

"Reggiana, Bianco sprona la squadra: 'Dobbiamo ritrovare il furore agonistico'", titola il Resto del Carlino.
Alessandro Bianco, giovane centrocampista della Reggiana, parla del derby perso col Modena e della sua prima rete in Under 21. Un concentrato di personalità e impatto sulla partita che esprime riflessioni da leader per una svegliata al gruppo. Un traguardo che ripaga di tanti sacrifici e che spera possa essere un punto di partenza.
Tensione agonistica alta e baricentro basso, sempre lesto a mordere per recuperare e ripartire.
Alessandro Bianco è l’anima della manovra granata.
Un concentrato di personalità e impatto sulla partita che poteva essere auspicabile, visti gli esordi in Europa e Serie A con la Fiorentina, ma che non era così scontato. È stato convocato per la prima volta in Under 21 e all’esordio è subito andato a segno nella sfida contro il San Marino, gara valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei. Un acuto che non è ancora arrivato con la maglia della Reggiana, ma che non toglie nulla a una prima parte di stagione comunque positiva. Il gol arriverà, magari già domenica contro il Brescia, intanto questo ragazzo del 2002 esprime riflessioni da leader che danno una svegliata al gruppo.
Bianco, prima di guardare alla gara col Brescia riavvolgiamo il nastro e torniamo al derby col Modena; cosa non ha funzionato?
"Diciamo che il gol preso dopo appena 38 secondi ha condizionato tutta la partita, ma lasciando stare il discorso del gioco, a noi è mancata la ‘garra’, la ‘cazzimma’, la cattiveria agonistica, tanto per essere chiari. Questo è il nocciolo del discorso. Noi non possiamo permetterci di giocare così in un derby contro il Modena, ma nemmeno se affrontassimo la ‘rappresentativa della montagna’".
Come ci si rialza dopo una sconfitta del genere?
"Non dobbiamo stare qui a scavarci la fossa o a farci del male, dobbiamo lavorare in silenzio, condividendo questo periodo di sofferenza e cercando di tirare fuori qualcosa in più da ognuno di noi con un bell’esame di coscienza. Al di là del gioco, serve il furore agonistico" [...].