QS - Reggiana, senti Quaranta: "Dobbiamo avere ambizioni"

Intervista di Giuseppe Marotta del Quotidiano Sportivo a Danilo Quaranta, difensore della Reggiana.

Di seguito un estratto.

Danilo Quaranta: ora come sta?

"Molto meglio. A Castellammare ho rimediato un infortunio muscolare importante, il primo della mia carriera, dopo un movimento anomalo del ginocchio. Sono stato due mesi fermo e poi ho dovuto lavorare per riadattarmi. Dopo Padova, essendo che abbiamo giocato al lunedì a Mantova e poi subito di sabato, ho sentito un po’ di più la stanchezza ma ora sto bene".

Ha giocato, appunto, sia nella vittoria di Mantova, sia nella sconfitta col Padova. Cos’è cambiato?

"Ne abbiamo parlato lunedì con il direttore e il mister. Siamo discontinui: è un problema da risolvere. A Mantova siamo andati bene anche soffrendo, col Padova siamo ripartiti forti nella ripresa pareggiando e poi volevamo vincerla, ma la B è dura e in questi casi non devi perdere".

Ora due trasferte: Pescara e Genova. "Belle e difficili: vogliamo fare punti e chiudere bene il 2025".

Da inizio stagione ballate tra playoff e metà classifica: vi sentite appagati? "Non possiamo esserlo: non abbiamo fatto niente, bisogna avere ambizioni. Perdi una gara e in tre ti scavalcano; ne vinci una e superi tre squadre. La Serie B è così, basta poco per tornare sotto".

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Sabato sarà squalificato Papetti, che le ha giocate tutte.

"Sì, e nelle ultime due ho giocato con Papetti e Magnani, ma ora siamo quasi al completo e ogni volta ci giocheremo il posto. Io a destra non ho mai giocato, ma c’è Libutti, lo stesso Lepri che è appena arrivato. È tornato Rozzio, insomma: siamo tanti".

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Come si trova a Reggio Emilia fuori dal campo? "Bene, e vi dirò di più: io adoro stare a casa come in questo periodo, perché amo il buio, la nebbia. Sia negli orari di allenamento, sia quando sono a casa: trovo questo clima rilassante. Ma è anche vero che da quando sono arrivato (gli viene da sorridere, ndr) me ne sono successe di tutti i colori: un problema a un dente, l’infortunio, poi un disguido con la macchina. Assurdo... ma Reggio mi piace".