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Verona, "Cara Hellas,gli spareggi si vincono così"

Verona, "Cara Hellas,gli spareggi si vincono così"
venerdì 4 giugno 2010, 17:09Rassegna stampa
di Francesco Rossi
fonte larena

Caro Hellas, così si vincono i play off». Davide Pellegrini firmò l'ultima impresa dei gialloblù contro la Pro Patria. Lerda non dimentica la sconfitta con il Padova: troppa ansia

Mimmo Di Carlo alza le barricate «Serve grande solidità in difesa» Ezio Rossi diventa psicologo «Cancelliamo i pensieri negativi»

 

Loro sanno come si fa. Tecnici che hanno navigato per mari tempestosi. Il mondo dei play off non regala certezze. Devi solo giocarteli. Spesso a scatola chiusa. Contano i nervi, la fortuna. In fondo mettici pure qualità e stile. Ma spesso accade l'imprevedibile. E allora sono guai. E grossi anche. La sfida tra Verona e Pescara sarà per cuori forti. Oggi regna sovrano l'equilibrio tra le due squadre. O quasi. Gli addetti ai lavori, quelli per intenderci che sono già passati dalla ruolette russa dello spareggio ad oltranza, provano a fare le carte alla partita. Pronostico incerto, ma buoni consigli da seguire.

PELLEGRINI COME EPICURO. Davide Pellegrini si è ritrovato a giocarsi tutto con l'Hellas nella coda dei play out di C1. «Situazione molto diversa- racconta - da quella dell'attuale Verona. Noi avevamo rincorso la speranza. Loro devono invece dimostrare di meritare la serie B. Credo, comunque, che sia fondamentale non perdere la serenità. Dovranno andare in campo dimenticando tutto. Quello che è stato e anche quello che poteva essere, queste sono partite a...parte. Il campionato è tutta un'altra storia. Serve poi puntare molto sull'autostima. Ricordo il mio Verona: ci davano per morti, prima dello spareggio. E, invece, riuscimmo a risorgere al momento giusto. L'Hellas di Vavassori deve avere per forza delle certezze. Una squadra che comanda il campionato per buona parte della stagione possiede di sicuro valori importanti. Deve ripartire da lì.La verità è che sia il Verona che il Pescara meritano la B. Ma in mezzo a loro si è infilato il Portogruaro. C'è sempre una sorpresa. Gli abruzzesi, poi, giocheranno in casa la gara decisiva. Può essere un vantaggio considerevole, ma il Verona dispone di giocatori rodati. E l'esperienza dovrà uscire al momento giusto».

DI CARLO ALZA LE BARRICATE. L'ex allenatore del Chievo quando era alla guida del Mantova si dimostrò essere tecnico specialista in play off. Nella sua analisi parte da un concetto molto importante: «La solidità difensiva deve essere alla base di tutto. In queste partite contano molto le sfumature. Devi presentarti in campo in forma perfetta. Devi curare i particolari, non devi concedere nulla all'avversario. Anche perchè una piccola indecisione potrebbe trasformarsi in un grande vantaggio per l'avversario. Serve stare tranquilli. L'ansia non ti permette di essere padrone di te stesso. Io penso che il Verona possa essere considerato superiore al Pescara. Saranno poi l'atteggiamento, la carica agonistica, la voglia di arrivare a fare la differenza».

LERDA ABBASSA LA TENSIONE. Franco Lerda ha appena conclusa un ottimo campionato alla guida del Crotone. Un anno fa, con la Pro Patria aveva affrontato i playoff con il Padova. Un ko che brucia ancora. «L'ansia è il primo avversario da battere. Sarà fondamentale per il Verona smaltire del tutto le tossine della sconfitta con il Portogruaro. Penso sia stato davvero una brutta botta. Mi pare, comunque, che contro il Rimini ci sia stata grande reazione soprattutto nella partita in trasferta. Credo, tuttavia, che sarà una finale molto equilibrata. Di fatto si affrontano le due squadre che ad inizio stagione erano state indicate come le possibili protagoniste del torneo. E per certi versi è stato proprio così. Vincerà chi sta meglio di testa, ma anche chi saprà gestire al meglio le energie. Se vai in riserva, il rischio è quello di impiantarti e lasciare campo libero agli avversari».

LA CARICA DI ROSSI. Ezio Rossi comandante di una Triestina senza limiti si era ritrovato ad affrontare nei play off lo Spezia che nella stagione regolare aveva raccolto 17 punti in più degli Alabardati. «Ma abbiamo vinto noi - ammette -. Perchè ho cancellato dalla testa dei ragazzi qualsiasi pensiero negativo. Se vai in campo con timore è finita ancora prima di cominciare. Tra Verona e Pescara chi rischia di più? Entrambe dovranno cercare di staccare la spina delle emozioni un minuto prima del fischio d'inizio. Ricordo un'altra nostra partita giocata contro la Lucchese, sempre nei play off di C1 per andare in serie B. Noi finimmo in otto, loro in nove. Si giocò sul filo del rasoio ma loro finirono distrutti dai crampi. Noi restammo lucidi fino alla fine. conta anche questo. E molto».