ESCLUSIVA TB - Pillon: "Juve Stabia mina vagante dei playoff. Salernitana-Frosinone sfida rebus. Citta, annata balorda. Samp, esagerato cambiare quattro allenatori: adesso la C non sarà una passeggiata"

La Serie B si accinge a scrivere gli ultimi verdetti. Chi farà compagnia a Sassuolo e Pisa in A? E chi, invece, seguirà Sampdoria, Cittadella e Cosenza in C? Ne abbiamo parlato con mister Bepi Pillon. 

Mister, Juve Stabia e Catanzaro hanno staccato il pass per le semifinali playoff, dove incontreranno rispettivamente Cremonese e Spezia: qual è la sua favorita per la vittoria finale?

“Penso che Spezia e Cremonese siano le squadre più titolate, vuoi per l’organico di cui dispongono vuoi per il vantaggio derivante dalla posizione di classifica. Però i playoff sono un altro (mini) campionato, con tante variabili, e può capitare di tutto..”.

Appunto. La possibile mina vagante?

“La Juve Stabia, a cui vanno fatti i complimenti per la promozione della passata stagione e poi per aver continuato a macinare risultati importanti - la vittoria di ieri sul Palermo ne è la riprova - anche in Serie B. Un grande plauso a tutti (allenatore, giocatori e società) per quanto stanno facendo”.

Thriller playout tra Frosinone e Salernitana, due compagini scese dalla Serie A e per le quali una doppia retrocessione sarebbe un colpo durissimo. Chi la spunterà?

“Questo è un bel punto di domanda... Io i playout li ho fatti e so bene quali e quante sono le difficoltà che s’incontrano. L’ansia ti assale. Non sarà semplice per nessuna delle due squadre. Non vedo una favorita, ma il fattore emotivo sarà fondamentale. Detto questo, mi pare che con l’arrivo di Marino la Salernitana abbia acquisito una maggior quadratura, che le ha consentito di cogliere più risultati, e anche Bianco ha trasformato il Frosinone. È una partita-rebus, impossibile azzardare previsioni”.

Il Cittadella scivola in serie C, dopo 9 anni di soddisfazioni e una Serie A sfumata per un soffio in finale playoff col Verona. Sorpreso?

“È una retrocessione inaspettata perché il Cittadella, forte anche di una società solida, ha sempre ben figurato in Serie B. Sono molto dispiaciuto, sia perché è una squadra veneta – io sono di Treviso –, sia perché conosco il direttore Marchetti e mister Dal Canto. Purtroppo è capitata un’annata balorda, ma a Cittadella hanno i mezzi, la competenza e le capacità per tornare in Serie B. Se lo meritano”.

Restando in tema di retrocessioni inaspettate, desta scalpore quella della Sampdoria, che mai in 79 anni di storia era caduta così in basso.

“Un verdetto incredibile, ma quando al timone non c’è una società che programma le cose per bene, alla fine si paga dazio. La B è un campionato estremamente difficile e laddove non venga affrontato nel modo giusto c’è il rischio di ritrovarsi in una posizione di classifica scomoda e di non riuscire più a venirne fuori. E poi cambiare quattro allenatori è un’esagerazione… Dispiace tanto, perché un club così importante e blasonato non può stare in Serie C”.

E adesso non sarà facile risalire subito…

“Sì, perché vincere non è mai facile. Nemmeno in C e nemmeno se ti chiami Sampdoria. Basti pensare al Pescara, giunto già alla quarta stagione consecutiva in Lega Pro, o al Padova, che ha impiegato sei anni per ritrovare la Serie B”.    

Quale sarà, invece, la quarta squadra promossa in Serie B, tramite i playoff di C?

“Vedo bene il Pescara, Baldini è esperto e sa come si vincono queste partite. I biancazzurri hanno già fatto fuori il Catania e adesso sono attesi da un’altra sfida importante contro la Vis Pesaro. Senza gufare nessuno, dico che il Pescara può arrivare in finale. D’altra parte, però, la favorita numero uno a mio parere è il Vicenza”.

Un giocatore emergente pronto per il salto nel massimo campionato?

“Pio Esposito dello Spezia, una punta da tenere in considerazione anche in chiave Serie A”.