
Bresciaoggi: "Il Brescia di Maran inaugura casa nel derby dagli incroci infiniti"
"Il Brescia di Maran inaugura casa nel derby dagli incroci infiniti", titola Bresciaoggi.
Per l'allenatore biancazzurro prima al 'Rigamonti' dopo il doppio 1-1 nelle trasferte contro Pisa e Südtirol. In campo alle 16.15.
Brescia-Sampdoria è lo strano derby dai mille incroci. Il più intrigante? C’è l’imbarazzo della scelta: 1) il duello dei patron, Cellino vs Radrizzani, e a leggere l’intervista del presidente del Brescia al quotidiano inglese Daily Mail del suo successore al Leeds dice che «non era all’altezza di guidarlo: si capisce che oggi non verrà steso alcun tappeto rosso per l’ospite; 2) la prima-bis di Rolando Maran al Rigamonti, dopo gli 1-1 di Pisa e Bolzano; 3) la sfida tra bresciani: sono 6 tra i biancazzurri (nella rosa, in ordine alfabetico: Cistana, Fogliata, Maccherini, Mangraviti, Paghera, Riviera); 7 nella Samp (4 nello staff: l’allenatore Pirlo, il vice Baronio, il collaboratore tecnico Bertoni, il preparatore dei portieri Pavarini; 3 giocatori: Esposito, Girelli e Panada); 4) il ritorno da titolare di capitan Bisoli, che ha firmato l’ultima vittoria in campionato, il 21 ottobre a Terni. Il debuttante-bis Nel 2006 Rolando Maran vinse 7 delle ultime 8 gare a Mompiano, le ultime 6 consecutive: «Mi piacerebbe ripartire da dove ero rimasto - dice l’allenatore del Brescia -. Mi aspetto uno stadio che ci sostenga come sempre. I tifosi hanno capito il momento, lo spirito della squadra che vuole far qualcosa di buono e di cui andare fieri. Il fatto che di fronte avremo una squadra blasonata rende tutto più stimolante e dovremo essere alimentati da questa energia, che deve spingerci anche oltre rispetto a dove pensiamo di poter arrivare».
Quando il Brescia prende in mano le redini della partita, rischia meno: «Questa è la convinzione che dobbiamo avere - sostiene Maran -. Se ti giochi la partita è più facile indirizzare la gara in tuo favore. Non dobbiamo avere paura di avere coraggio, anche se ci saranno momenti in cui saremo costretti alle barricate perché gli avversari ci costringeranno a giocare così, non per nostra scelta. In questo breve periodo ho visto un netto miglioramento sotto questo aspetto, nell’andare a prenderci la gara. Dobbiamo avere questo atteggiamento» [...].







