GazzSport - Binda: "Palermo, giocatori e allenatore ancora non ragionano in sintonia. Aumentata la concorrenza per la A, c'è da preoccuparsi. La palla ora passa alla squadra..."
Intervistato da ilovepalermocalcio.it, Nicola Binda, firma di punta della rosea, si è espresso in questi termini sul deludente primo scorcio di campionato dei rosanero: «Secondo me è la stessa società che si sta interrogando per capire cosa non ha funzionato. Dall’esterno è difficile dare una risposta. Di sicuro, il patrimonio di entusiasmo accumulato inizialmente con l’arrivo di Inzaghi e di giocatori forti non è stato accompagnato dai necessari risultati. Quindi la squadra, anziché cementarsi e crescere, secondo me è rimasta un po’ ferma e non ha avuto l’adeguato sviluppo. È sempre rimasto un gruppo di ottimi giocatori, con un ottimo allenatore, che però ancora non ragionano in piena sintonia».
CONCORRENZA PER LA A - «Il Palermo dovrebbe preoccuparsi del fatto che quest’anno ci sono sei squadre in grado di competere per la Serie A e non solo tre come lo scorso anno. Quindi, la preoccupazione è per come stanno crescendo gli avversari, a differenza del Palermo che ha bisogno sicuramente di avere delle gambe che girano meglio, anche per avere la giusta intensità sul campo».
CITY GROUP E ASPETTATIVE - «Mi sarei già aspettato un Palermo in Serie A, anche se non era né scontato né facile, ma prima o poi i rosanero ci arriveranno. Non pensavo che ci sarebbero arrivati subito, perché il lavoro da fare era tanto. Sarebbe stato sbagliato arrivare in A senza avere basi forti: un centro sportivo, aver sistemato lo stadio e una struttura societaria all’altezza. Adesso tutto il contorno c’è e la palla passa alla squadra, i responsabili sono soltanto loro. Obiettivamente, mi aspettavo che già dal secondo o terzo anno il Palermo fosse salito in Serie A».


