Cesena, Mangraviti: "Non ci ho pensato due volte ad accettare questa opportunità”

È stato il difensore Massimiliano Mangraviti il primo calciatore a presentarsi ai giornalisti presenti presso la sala stampa dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi. Davanti alle domande dei cronisti, il centrale bianconero ha dichiarato:
“Fin dal primo contatto con il Direttore dell’Area Sportiva Artico ho percepito tanta voglia di fare bene, tanta serietà, tanto entusiasmo e la presenza di una società importante alle spalle. Tutti mi hanno parlato benissimo di Cesena, anche per l’alta qualità di vita quotidiana, e quindi non ci ho pensato due volte ad accettare questa opportunità.”
“Oggi ho 26 anni ed ho ancora tanta voglia di fare, l’arrivo in bianconero lo vedo come un passo avanti nella mia carriera. A Brescia ho giocato in tutte le posizioni della difesa, facendo il centrale sia in un sistema a tre che in un sistema a due e anche il terzino. Il ruolo in cui mi trovo meglio e gioco in modo più naturale, però, è quello di difensore centrale.”
“Conoscevo già il vostro stadio, perché ho avuto il piacere di giocare qui nell’ultimo campionato quando ho affrontato lo Spezia. Mi è piaciuto tanto e mi ha impressionato già da semivuoto, quindi non vedo l’ora di viverlo quando sarà pieno.”
“Il Campionato di Serie A con il Brescia mi ha lasciato tantissimo, anche perché venivo dalla Serie C e ho fatto il doppio salto. Quando ti affacci alla Serie A hai la possibilità di incontrare da vicino tanti campioni e capire perché sono tali. È stata un’esperienza che mi ha permesso di crescere molto e questo l’ho sfruttato anche nei successivi campionati di Serie B.”
“In Serie B serve tanto equilibrio, non bisogna esaltarsi dopo due vittorie e non bisogna abbattersi dopo due sconfitte. Non ho dubbi che i tifosi ci daranno un grande sostegno, perché tutti me ne hanno parlato bene e questo è per noi un altro elemento fondamentale. Durante la stagione può bastare poco per agganciare i playoff o per trovarsi a ridosso del playout e, quindi, bisogna soltanto lavorare e pensare partita dopo partita: non è una semplice frase fatta, ma la Serie B funziona cosi.”