GdS - Catanzaro, la sfida al 'modello' Empoli
"Catanzaro, la sfida al 'modello' Empoli", titola la Gazzetta del Sud.
Sono tanti i punti in comune fra due provinciali simbolo del calcio italiano e non solo perché si affrontano Cisse e Popov, i giovani più incisivi del torneo.
Come scrive Andrea Celia Magno, "il sinistro magico di Palanca, i dribbling di Mauro, la fascia da capitano al braccio di Ranieri, Mazzone o Di Marzio in panchina e si potrebbe continuare a lungo: Banelli, Bui, Borghi, Bivi e una carrellata di icone - anche se non di primo piano - del pallone italiano degli anni ‘60-70 e ‘80. E ancora Di Natale, Tavano, Maccarone, Sarri o Spalletti: e pure in questo caso si potrebbe leggere per ore una lista piena di gente che ha segnato la Serie A negli ultimi 20-25 o 30 anni. C’è un filo rosso che lega il Catanzaro e l’Empoli, nonostante le mille differenze: sono o sono stati laboratori produttivi di un calcio che ha portato la provincia a competere con realtà dai bacini d’utenza, dalla storia, dai soldi e dagli obiettivi immensamente più grandi.
I toscani - evidenzia Andrea Celia Magno sulla Gazzetta del Sud - questa dimensione di 'piccola' che stupisce non l’hanno ancora persa, e anche se hanno cominciato il torneo da retrocessi, con tanti cambiamenti e chiare difficoltà (hanno quattro punti in meno del Catanzaro), restano una delle più solide società della categoria, economicamente e per le idee che mettono sul piatto, un modello cui guardare per valorizzazione dei giovani e cura del vivaio [...]".


