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Spezia, Donadoni: “A Mantova concentrati e coscienti delle nostre capacità”

Spezia, Donadoni: “A Mantova concentrati e coscienti delle nostre capacità”TuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 19:30Spezia
Redazione Milano
fonte Www.spezia calcio.com

A due giorni di distanza dalla trasferta di Mantova, mister Roberto Donadoni ha parlato così in conferenza stampa: "In queste due settimane abbiamo lavorato molto bene, c’è stata un’ottima partecipazione e stiamo portando avanti un mini programma che ci siamo posti, senza voler esagerare nelle cose perché poi si rischia di ottener l’effetto contrario; si sta iniziando a intravedere qualcosa e questo mi fa molto piacere, ovviamente facciamo un passo alla volta con l’idea di progredire.

Ora ci attende una gara importante contro una squadra che arriva da un momento positivo e che giocherà in casa, ma come ho detto ai ragazzi questa mattina, pian piano che ci si avvicina alla partita, personalmente mi sento sempre più carico e a mio agio: sono voglioso di vedere se quanto preparato durante gli allenamenti darà risultati in gara.

Stiamo facendo un dosaggio di lavoro più che naturale per una squadra che deve affrontare un campionato che richiede ritmi molto elevati, quello che conta è quindi avere un buon serbatoio che ti permetta di correre per 90 minuti più recupero; chiaro che nel calcio non si corre solamente, ma servono anche tecnica e qualità. Il calcio è fatto di due momenti, quando la palla ce l'abbiamo noi e quando gli avversari, perciò dobbiamo crescere dal punto di vista del gioco, sfruttare bene tempo e spazio e fare ciò per mettere in difficoltà la formazione opposta.

Il Mantova? Preferisco sempre l’idea di lavorare maggiormente su di noi perché se da un lato è ovviamente giusto sapere le qualità degli avversari, dall’altro io credo che sia fondamentale essere concentrati sulle cose che si sanno fare e aver coscienza delle proprie capacità. Questo ti fa preoccupare meno degli avversari, ma ciò non significa lasciar loro fare ciò che vogliono, bensì avere coscienza delle proprie possibilità, aspetto certamente più produttivo. 

Bandinelli è tornato ad allenarsi con continuità, ma chiaramente arriva da un lungo stop e deve lavorare per recuperare la miglior forma possibile; anche Comotto è tornato a pieno ritmo in gruppo, ma entrambi hanno bisogno di un lavoro progressivo. Abbiamo perso Soleri per un un problema causato da una giocata che spesso genere questa serie di infortuni, ma sembra essere meno seria di quanto ci si potesse aspettare in un primo momento. Conto invece di poter portare Hristov con il gruppo, perché è un elemento importante ed è un aspetto che mi piacerebbe venisse sempre dai calciatori, perché quando c’è il desiderio di stare in gruppo anche se non si sta bene, è un segnale decisamente positivo per i compagni. 

Conto di ripartire dalla partita con il Bari, specialmente da quell’atteggiamento visto nella ripresa con l’inferiorita numerica; chiaramente dovremo adattarlo all'essere in 11 vs 11 e pertanto capire i momenti della partita, sia quando accelerare, sia quando dover reggere l’urto; con un uomo in meno contro il Bari abbiamo messo in campo l’atteggiamento e la convinzione che servono per far risultato e io credo che mettendo in campo quel carattere, dato che i valori ci sono nonostante le assenze, questa squadra possa competere alla pari dell'avversario.

Non amo parlare di tatticisimi, a volte parti con uno schieramento 3-5-2 e poi però sono i movimenti dei calciatori in campo a far cambiare l’assetto tattico; in queste settimane ci sono stati anche i nazionali, oltre a qualche infortunato, quindi è normale che sia difficile andare a toccare grandi cose, ma questa è una rosa che può discostarsi poco dal sistema adottato in questa prima parte di stagione, considerate le caratteristiche dei calciatori che abbiamo. Bisogna saper sfruttare il materiale umano che si ha a disposizione e saperlo far rendere al massimo.

Vlahovic? È un calciatore che solo per la scuola da cui proviene ha sicuramente dei vantaggi rispetto agli altri perché sapete tutti la cura che l’Atalanta mette nello sviluppo dei giovani; poi chiaro che bisogna mettere in pratica quello che si sa fare, ma a Vlahovic non manca quella fame che serve ad andare a compensare qualche difficoltà. Ha il fiuto del gol, vive per quello e lo va a cercare con grande intensità e penso sia assolutamente positivo.

Comotto? Credo che in un centrocampo a tre possa giocare in tutte e tre le posizioni, non solo quella del play; si tratta di un ragazzo volenteroso che vuole dimostrare le proprie qualità e questa duttilità gli permette di potersi esprimersi al meglio in campo, dunque è sicuramente da tenere in considerazione".