QS - Spezia, a caccia di un'impresa targata D'Angelo
"A caccia di un’impresa targata D’Angelo. Ora lo Spezia è finalmente una squadra", titola il Quotidiano Sportivo.
Negli ultimi sei campionati, dopo 24 giornate, mai si era verificato un divario così elevato tra la zona retrocessione e la zona salvezza.
A caccia di un’impresa targata D’Angelo. I tifosi aquilotti, ai quali bisognerebbe fare un monumento per la passione e l’attaccamento che continuano a profondere pur a fronte di costanti e cocenti amarezze, si stanno aggrappando quasi unanimemente all’omone di Pescara per alimentare le speranze di salvezza del loro Spezia. La frase proferita dal tecnico abruzzese dopo il match con la Cremonese ("Non mi pento di aver accettato la proposta dello Spezia, la squadra la salviamo"), unitamente alle sue competenze e alla sua capacità di compattare le forze in campo - ora lo Spezia è, finalmente, una squadra che lotta fino all’ultima stilla di sudore, pur al netto di limiti conclamati nelle due fasi - rappresentano per i supporter aquilotti dei punti fermi sui quali fare perno nei momenti di scoramento attuali, conseguenza di una classifica avvilente.
L’irrefrenabile gioia del tecnico aquilotto al gol del pareggio di Di Serio al ‘Liberati’ è indicativa di quanto sia stato importante, per il suo Spezia, non aver perso lo scontro diretto di Terni al fine di proseguire nel difficile percorso di crescita tecnico-tattico e di personalità. È un punto che muove poco la classifica, ma che è da ritenersi fondamentale per il morale della truppa, alla costante ricerca di sicurezze che solo la continuità di risultati positivi possono ingenerare. A ciò si aggiungano i contributi qualitativi dei neo arrivati che fanno ben sperare: Di Serio entusiasmante a Terni, Jagiello e Nagy con il Catanzaro, Falcinelli e Mateju a Pisa. Ciò detto, la salvezza diretta resta un’impresa, fosse altro per il distacco di cinque punti che si è venuto a determinare tra le squadre relegate in zona retrocessione, tra le quali lo Spezia, a 22 punti e la coppia Sud Tirol e Sampdoria ‘salve’ a 27. Negli ultimi sei campionati cadetti, dopo 24 giornate, mai si era verificato un divario così elevato tra la zona retrocessione e la zona salvezza [...].