
Sampdoria, l'algoritmo sceglie Massimo Donati per la panchina: superato Lombardo
La Sampdoria si appresta ad affidare la panchina a Massimo Donati, che al momento ha superato Attilio Lombardo nelle preferenze interne al club. Una scelta che porta la firma di Nathan Walker, manager di fiducia dell’investitore di Singapore Tey, e che riflette l’approccio algoritmico adottato dalla nuova proprietà. Il parere del d.s. Andrea Mancini, invece, sembra aver perso peso, così come quello del presidente Matteo Manfredi, ormai fuori dalle decisioni tecniche.
Donati, reduce dall’esonero all’Athens Kallithea, è considerato il profilo ideale per guidare una squadra giovane e in profonda trasformazione, viste le probabili partenze di Coda e Tutino. Scartata anche l’ipotesi di una coabitazione in panchina con Lombardo come vice: nessuno dei due era disposto ad accettare quel ruolo.
La situazione interna è tesa: la scelta di puntare su Lombardo, sostenuta da Mancini e da gran parte della tifoseria per dare continuità al lavoro fatto nella difficile salvezza dello scorso anno, è stata scavalcata dalla proprietà. Un segnale evidente del ridimensionamento del ruolo di Manfredi, ritenuto responsabile degli errori della passata stagione, in cui aveva affidato pieni poteri all’ex d.s. Accardi senza risultati.
Nel frattempo, sotto traccia, continuano i contatti tra Ernesto Fustenberg (presidente di Banca Ifis e sponsor del club) e lo stesso Manfredi per valutare nuovi scenari societari. L’obiettivo è chiaro: alleggerire il monte ingaggi da 15 a 9 milioni entro fine mese per evitare la necessità di una fideiussione aggiuntiva e rientrare nei parametri del salary cap della Serie B. Lo riporta Tuttosport.
Donati, reduce dall’esonero all’Athens Kallithea, è considerato il profilo ideale per guidare una squadra giovane e in profonda trasformazione, viste le probabili partenze di Coda e Tutino. Scartata anche l’ipotesi di una coabitazione in panchina con Lombardo come vice: nessuno dei due era disposto ad accettare quel ruolo.
La situazione interna è tesa: la scelta di puntare su Lombardo, sostenuta da Mancini e da gran parte della tifoseria per dare continuità al lavoro fatto nella difficile salvezza dello scorso anno, è stata scavalcata dalla proprietà. Un segnale evidente del ridimensionamento del ruolo di Manfredi, ritenuto responsabile degli errori della passata stagione, in cui aveva affidato pieni poteri all’ex d.s. Accardi senza risultati.
Nel frattempo, sotto traccia, continuano i contatti tra Ernesto Fustenberg (presidente di Banca Ifis e sponsor del club) e lo stesso Manfredi per valutare nuovi scenari societari. L’obiettivo è chiaro: alleggerire il monte ingaggi da 15 a 9 milioni entro fine mese per evitare la necessità di una fideiussione aggiuntiva e rientrare nei parametri del salary cap della Serie B. Lo riporta Tuttosport.
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