
Salernitana, i top e flop del match con la Sampdoria
Sconfitta dal sapore quasi di condanna per una Salernitana paralizzata dalla tensione e dai suoi noti limiti in trasferta. La Sampdoria la sblocca sul gong del primo tempo e poi controlla facilmente i granata, senza ritmo e da scena muta alla voce attaccanti.I top e i flop del match con la Sampdoria
TOP
Nessuno
FLOP
Cerri - L' ennesima riprova, che nemmeno serviva, che la Salernitana gioca da più di tre mesi senza un centravanti. Regresso continuo e prestazioni impalpabili di colui che doveva essere il migliore colpo di gennaio di Valentini. Visto che davanti ne becca poche e quelle poche le gioca male, pensa bene di aiutare in difesa sui piazzati avversari. Fa danni anche dietro allorquando, in coabitazione, con Amatucci e Christensen, è in mood bella statuina che guarda Meulensteen avventarsi sulla sfera, sfiorarla e metterla in porta per la rete decisiva. Tra i maggiori flop e responsabili della "quasi" retrocessione della Salernitana in terza serie
Verde - Come sopra, con la sola differenza che stavolta non c'entra il deludente ds Valentini. Nel finale di stagione ci si attendeva tanto da lui ma la realtà parla un'altra lingua e lui si esibisce in corse alla rinfusa per il campo alla ricerca di palloni e spazi. Lontanissimo dalla porta a fare tocchetti da calcio a cinque non serve alla causa granata, anzi facilità gli avversari. Delusione totale
Ghiglione - Ma è sceso in campo? Chi l'ha visto? Stojanovic stavolta, sia pure in modo concitato, si fa vedere molto di più e prende iniziative, mentre lui si segnala per disattenzioni, errori tecnici e un atteggiamento serafico (indolente?) che lo porta ad arrivare sempre secondo sul pallone. Zero discese, cross degni di questo nome nemmeno a parlarne e chiusure in ritardo su chiunque gli arrivava in zona. Soporifero
Zuccon - Stecca totalmente la partita, stavolta non riuscendo nemmeno a sopperire con attenzione tattica, posizionamento e grinta in interdizione ai noti limiti tecnici e di visione di gioco. Troppo arretrato e schiacciato sulla difesa nel blocco basso granata della prima frazione di gioco, mai una ripartenza di gamba, né un passaggio illuminante per favorire una manovra più rapida ed efficace. Ah è vero, forse il suo mestiere è un altro...
Soriano - In altre occasioni aveva dato qualità e imprevedibilità ad una Salernitana povera per cifra tecnica, nonché ci aveva messo voglia. Stavolta la sua è una partita più che da ex doriano da ex calciatore. Lento e in debito di ossigeno, finisce per corricchiare anonimamente, rincorrere avversari e mai avere la lucidità per una giocata o una percussione da vero Soriano (dei tempi belli blucerchiati). Spettatore non pagante nella gara più importante. Peccato per il finale di stagione in calo e soprattutto per l' anno ed oltre senza campo e il ritiro mancato. Le attenuanti ci sono, ma poteva e doveva dare di più ora che contava davvero







