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Ci aggrappiamo a un miracolo, ma affrontare così la partita della vita conferma che società, ds e mister sono da serie CTuttoB.com
Oggi alle 00:00Editoriale
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

Ci aggrappiamo a un miracolo, ma affrontare così la partita della vita conferma che società, ds e mister sono da serie C

Vincono solo i tifosi. E non è nè sviolinata nè frase fatta. Non ne hanno bisogno e non sono frasi consolatorie, visto che in 2000 stanno tornando da Genova mentre sul web spopolano foto di gente che piange e che non riesce più ad aggrapparsi a nulla. Potremmo dire che non è detto che la Sampdoria vinca a Castellammare e il Sassuolo al top ha tutto per battere il Frosinone. Finchè matematica non ci condanni, insomma. Tuttavia la prova di stasera è stata l'ennesimo schiaffo alla tifoseria granata e nessuno è esente da responsabilità.

E' da serie C una società che non ha mantenuto le promesse e che da due anni ha messo in atto un ridimensionamento incomprensibile parlando sempre di quanto ha speso e mai di quanto ha incassato. E' da serie C gente non di calcio che ha scelto ed esonerato allenatori, che ha bocciato pubblicamente dirigenti con anni d'esperienza, che ha incontrato i club promettendo investimenti salvo poi fare mercato con Guasone e Girelli.

E' da serie C il mercato estivo, frutto di una serie innumerevole di paletti, del flop di chi doveva fare la differenza, di un ribaltone tecnico che a dicembre ha prodotto lo 0-0 col Brescia in emergenza e il ko di Frosinone senza mai tirare in porta che martedì rischiamo di pagare a carissimo prezzo. E' da serie C Valentini, quello che ha difeso l'indifendibile per mesi salvo poi presentarsi al Mary Rosy con un altro allenatore bocciando il precedente senza spiegarci come mai abbia preso due attaccanti modesti, riserve delle riserve a centrocampo (che fine ha fatto Caligara) e un Guasone oggetto misterioso.

E Marino. Chi vi scrive ha criticato Breda in tempi non sospetti chiedendo l'esonero già dopo la partita persa a Pisa in 10 contro 11, ma Marino non ha fatto meglio e la retrocessione sarebbe anche colpa sua, visto che ha affrontato quasi esclusivamente scontri diretti più uno Spezia che sta perdendo contro chiunque vincendone due su tredici. Oggi la squadra è stata inguardabile, non ha mai tirato in porta, era messa male in campo e ha tenuto cinque difensori fino alla fine contro una Sampdoria modestissima. 

La piazza, forse, ha un'unica colpa: non aver ascoltato chi, da due anni, raccontava le verità per il bene della Salernitana. Gente additata come gufo, vedovo dei romani e invitata ad andare al mare ma che, a costo di perdere accrediti ed esclusive, preferiva dire le cose per quelle che eravano, palesando la possibilità di un doppio salto all'indietro quando si preparava l'esordio con la Roma. Insomma, un disastro annunciato. E un finale horror che Salerno non merita e che può essere evitato solo con un miracolo stile Venezia-Cagliari...