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Il Resto del Carlino - Adesso è Mastronunzio-mania: "Lo vogliamo ai Mondiali"

Il Resto del Carlino - Adesso è Mastronunzio-mania: "Lo vogliamo ai Mondiali"
lunedì 22 febbraio 2010, 14:02Rassegna stampa
di Claudio Gallaro

C’è chi, all’indomani del gol salvezza di Rimini, aveva proposto al sindaco di dedicargli una via. C’è chi, ora, si spinge un po’ più in là: Salvatore Mastronunzio deve andare ai Mondiali. Succede tutto questo nel popoloso mondo di Facebook, dove i gruppi crescono come i funghi e girando qua e là ce ne sono addirittura 15 dedicati al capitano e bomber dell’Ancona. Se non è Mastronunziomania poco ci manca. D’altronde, carte alla mano, nessuno come lui, a parte Miserocchi che tra poco gli lascerà definitivamente lo scettro, ha segnato così tanto dal Dopoguerra in poi con la maglia dell’Ancona. C’è anche chi lo rimpiange, perché con il Foggia che lotta per non retrocedere, è inevitabile ricordare gli ultimi fasti della squadra pugliese che arrivò ai playoff proprio quando c’era Mastronunzio. Per la verità, stagione 2006/07, Mastro non combinò molto in campionato, ma nei playoff si scatenò, anche se non bastò per staccare il biglietto di ritorno per la B. Mastronunzio ha conquistato sul campo la Serie B con l’Ancona. E anche in questo caso tanto attaccamento a una maglia è difficile da ricordare. Soprattutto in un momento storico in cui le vecchie bandiere non sventolano più nelle squadre di calcio. Ma che cosa si può dire a uno che fa un gol ogni due partite? Poco o nulla. I numeri di Mastro sono impressionanti: 104 presenze e 53 gol. Farebbero impallidire chiunque e infatti nell’anno solare 2009 nessuno ha segnato così tanto come lui, nemmeno Milito, perché quei gol nei playout col Rimini non si possono certo dimenticare. I tifosi dell’Ancona, ad esempio, non li dimenticano. E non solo loro. Così anche contro il Padova la curva era tutta per lui. E lui, Mastro, quasi l’avesse ideato lui il copione della partita, ha firmato una doppietta proprio sotto la curva. Viene da chiedersi invece, per l’ennesima volta, perché Mastronunzio sia esploso solo alle soglie dei 30 anni. Adesso va per i 31 e il treno della A rischia di sfuggirgli. Ad Ancona se lo tengono stretto almeno fino a giugno. Con la consapevolezza che se Mastro, proprio come la scorsa stagione, dopo essersi sbloccato continuerà a segnare così tanto, sarà difficile trattenerlo. Dedicargli una via può sembrare eccessivo, ma magari costruirgli attorno una rete di certezze, societarie ovviamente, potrebbe essere un modo assai allettante per convincerlo a restare. Ha un contratto fino al 2013, un’ipoteca sul suo futuro in biancorosso. Ma il futuro dell’Ancona è tutto ancora da scrivere. Lui lo scriverà sul campo, la proprietà è chiamata a fare il resto.