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ESCLUSIVA TB – Carrarese, Torregrossa: “Qui proprietà ambiziosa e un bel gruppo, senza primedonne. Mister Calabro il valore aggiunto. Quota 100 (gol) tra i pro? Sono a -6. Brescia fallito una ferita, ma con l’Union si rialzerà”

ESCLUSIVA TB – Carrarese, Torregrossa: “Qui proprietà ambiziosa e un bel gruppo, senza primedonne. Mister Calabro il valore aggiunto. Quota 100 (gol) tra i pro? Sono a -6. Brescia fallito una ferita, ma con l’Union si rialzerà”
Torregrossa
© foto di Carrarese Calcio 1908
ieri alle 07:30Primo piano
di Marco Lombardi

Un rinnovo scolpito nel marmo, la certezza di essere parte integrante di un progetto finalizzato al consolidamento della categoria e un prestigioso traguardo ormai a portata di mano. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Ernesto Torregrossa, 33enne centravanti della Carrarese.

Ernesto, cosa ti ha convinto a restare a Carrara nonostante avessi altre proposte?

“Qui ho trovato una proprietà ambiziosa, un gruppo importante e un allenatore che fa giocare bene la propria squadra. Quindi appena il presidente e il direttore mi hanno contattato per sondare la disponibilità anche per la nuova stagione, abbiamo subito raggiunto l’accordo. E non ho valutato altro”.

Si dice che, esaurito l’entusiasmo della neopromossa, il secondo anno di B sia più difficile: ora non siete più una sorpresa…

“Sì, però noi siamo un gruppo rodato, essendo rimasta la gran parte dei giocatori. E sono convinto che anche i nuovi, che si sono subito messi a disposizione, si integreranno nel modo migliore per consentire alla Carrarese di centrare un’altra salvezza”.

Appunto: che squadra sta nascendo in ritiro?

“Un bel collettivo. Certo, servirà tempo, ma stiamo lavorando duramente. Il mister ci chiede proprio questo: di andare oltre la fatica. Ci stiamo provando, per farci trovare pronti in vista della Coppa Italia e dell’inizio del campionato”.

Mister Calabro è il valore aggiunto?

“Assolutamente. Lui sa come rapportarsi col gruppo e riesce a tirare fuori il massimo da ognuno di noi. Ne ha dato ampia dimostrazione, non lo scopro certo io. È un allenatore completo, che merita tanto”.

Davanti non ci saranno più Cherubini, Cerri e Stiven Shpendi: che impressione hai ricavato dai nuovi colleghi di reparto?

“Hanno qualità importanti, sia fisiche che tecniche ma soprattutto morali. Alla Carrarese il gruppo viene prima di tutto: non rientra nella filosofia della società ingaggiare giocatori anarchici ed individualisti”.

Intanto nella prima uscita stagionale contro i dilettanti del Pontremoli hai subito calato la manita…

“È stata una sgambata, ma segnare fa sempre piacere e dà morale. Ad ogni modo l’importante è che i nuovi stiano iniziando a entrare nei meccanismi di gioco del mister”.     

Che Serie B sarà la prossima?

“Il solito campionato difficilissimo, in cui regna l’equilibrio e si gioca fino all’ultima partita per i propri obiettivi di classifica”.

Sei a un passo da quota 100 gol tra i professionisti (fra Serie A, B e C): un traguardo a cui tieni molto?

“Ne mancano ancora 6. Spero di arrivarci il prima possibile perché sarebbe davvero una grande soddisfazione”.

A Brescia hai vissuto stagioni importanti: quanto ti ha fatto male il fallimento delle rondinelle?

“Mi ha toccato molto, perché non me lo sarei minimamente aspettato. Sono dispiaciutissimo per i miei ex compagni, la tifoseria e la storia del club. A Brescia sono stato bene e ho vissuto belle emozioni. Adesso confido nella ripartenza, grazie alla nuova proprietà incarnata da un pool di imprenditori del territorio. L’Union Brescia prenderà il posto del Brescia Calcio, anche se – capisco – per i tifosi non sarà la stessa cosa. Il mio auspicio, comunque, è che una piazza così importante possa tornare presto ai grandi livelli che le competono”.

     

 

      

 

 

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