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Piacenza, Bianchi"Col Cittadella serve la tranquillità"

Piacenza, Bianchi"Col Cittadella serve la tranquillità"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 20 aprile 2011, 13:19Piacenza
di Federico Errante
fonte www.sportpiacenza.it

Dopo il quarto gol stagionale segnato al Novara, Tommaso Bianchi lancia il Piacenza verso una vittoria nello scontro diretto di venerdì contro il Cittadella. Il centrocampista biancorosso l'ha fatto durante la conferenza stampa avvenuta a Borgo Faxhall nella mostra fotografica dedicata alla storia del Piacenza. Per Bianchi quella di venerdì è una partita stimolante e decisiva, ma non vitale perché il Piacenza può prendere punti sul campo di qualunque squadra.

Il periodo nero è terminato?

«A Novara abbiamo preso un punto importante contro la terza in classifica. Siamo stati bravi a recuperare due volte e ora sotto col Cittadella. Sul periodo negativo ci sta, siamo una squadra che ha sempre alternato dei periodi buoni ad altri meno buoni. Per fortuna nel mese precedente avevamo fatto degli ottimi risultati che ci hanno permesso di ammortizzare le sconfitte e dopo magari ci siamo mentalmente seduti. Ora però siamo in ripresa»

Col Cittadella partita fondamentale?

«Importante, decisiva, ma non vitale. Anche a Novara abbiamo dimostrato di essere una squadra che può fare punti sul campo di chiunque. Pertanto possiamo giocarci la salvezza a Torino, Livorno o Varese. Detto questo però è naturale che la partita di venerdì sia molto importante perché è uno scontro diretto».

E poi il turno di campionato è favorevole.

«Certo, con l'Ascoli a Varese e il Portogruaro a Siena. Vincendo metteremmo 5 punti tra noi tutti gli altri e questo sarebbe un bel margine da gestire in vista delle successive cinque partite».

La ricetta?

«Ci vogliono calma, tranquillità e soprattutto non subire gol, in particolare in avvio».

Cittadella avvelenato per i quattro schiaffi presi dall'Albinoleffe: può essere un altro problema?

«E' un problema che deve condizionare loro non certo noi».

Senza Guzman è più difficile?

«Guzman mancherebbe a qualunque squadra e anche a Novara ha dimostrato che può risolverti un problema con un calcio di punizione. Però ci siamo abituati, sono tre mesi che giochiamo senza Graffiedi e chi è stato chiamato in causa ha sempre risposto bene».

Tu invece come stai?

«Finalmente ho giocato una stagione senza particolari infortuni. Dal punto di vista mentale invece è stata molto importante la fiducia che mi ha dato il mister schierandomi sempre».