Modena-Juve Stabia, il rigore della discordia: VAR “light” e dubbi che restano
La vittoria del Modena sulla Juve Stabia per 3-0, nell’undicesima giornata di Serie B, porta la firma spettacolare di Nieling, autore di un eurogol che ha sbloccato la gara. Ma a far discutere, più del risultato, è il calcio di rigore concesso ai padroni di casa per il momentaneo 2-0: un episodio che ha lasciato strascichi e domande pesanti sull’efficacia del VAR “light” in uso nel campionato cadetto.
L’azione incriminata arriva poco dopo l’ora di gioco. L’intervento del difensore stabiese su Gliozzi viene rivisto al video e porta al rigore trasformato dall’attaccante gialloblù. Ma le immagini, come spesso accade negli impianti di Serie B, non offrono una prospettiva chiara: il punto di contatto tra i due sembra al limite dell’area, e la mancanza di un’inquadratura laterale o posteriore impedisce qualsiasi certezza.
Come racconta vivicentro.it, la vicenda riporta al centro un nodo mai davvero sciolto: la copertura televisiva insufficiente negli stadi della Serie B. Mancano spesso le telecamere dietro la porta e quelle posizionate sul lato opposto dell’azione, strumenti indispensabili per eliminare i “coni d’ombra” che rendono indecifrabili gli episodi più delicati. Il caso ricorda da vicino un precedente recente: durante una gara del Padova, un rigore fu assegnato per un presunto fallo di mano di Piscopo, con l’unica inquadratura utile oscurata proprio dal corpo del giocatore. Anche lì, il VAR non poté offrire certezze, con una decisione rimasta nel limbo del “forse”.
Risultato: il VAR in Serie B, pur rappresentando un passo avanti sul piano della giustizia sportiva, opera con mezzi troppo limitati rispetto alla Serie A, e finisce talvolta per legittimare decisioni “generose” più che correggerle.
Oltre al caso singolo, i dati raccontano un trend inquietante per la Juve Stabia. Tre rigori subiti nelle ultime quattro partite (contro Carrarese, Padova e Modena). Solo tre rigori a favore dalla scorsa stagione (due nel campionato precedente, uno nelle prime dieci giornate di quello attuale). Una statistica che, sommata alla serie ravvicinata di episodi sfavorevoli, alimenta un senso di frustrazione crescente nell’ambiente gialloblù. Troppi episodi controversi, spesso risolti con una tecnologia “a vista ridotta”, e sempre in zone decisive del campo.
La Juve Stabia dovrà ora voltare pagina e concentrarsi sul campo, ma la questione resta aperta. La Lega B e gli organi arbitrali sono chiamati a una riflessione seria: è giusto mantenere un VAR “depotenziato” in un torneo che muove milioni di euro e interessa tifosi in tutta Italia?


