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Novara-Cesena: sfida tra deluse. Ternana-Vicenza, berici in piena emergenza: uomini contati per Bisoli. La Spal "vede" la vetta, aspettando il Verona...

Novara-Cesena: sfida tra deluse. Ternana-Vicenza, berici in piena emergenza: uomini contati per Bisoli. La Spal "vede" la vetta, aspettando il Verona...TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
sabato 17 dicembre 2016, 09:00EDITORIALE
di Marco Lombardi

Nelle intenzioni di inizio stagione dovevano essere due accreditate contendenti a disputarsi quanto meno un posto nella griglia play-off. Nel mentre il campionato volge al giro di boa, Novara e soprattutto Cesena si ritrovano, invece, invischiate in acque poco tranquille della classifica. I gaudenziani pagano i limiti "atavici" delle  squadre di Boscaglia e, segnatamente, l'enorme difficoltà di raccogliere punti in trasferta: un tallone d'Achille penalizzante che, a tutt'oggi, ha frenato le ambizioni della compagine piemontese. La recente rivisitazione dell'assetto tattico, con il passaggio alla difesa a tre, risponde proprio all'esigenza di trovare la quadratura del cerchio. Quanto ai romagnoli, dopo i primi passi falsi le certezze sono progressivamente crollate, tramutandosi nella paura ossessiva di essere terribilmente vulnerabili che ha cominciato a riverberarsi anche nell'approccio alle gare. Lo stentato avvio di stagione, portato di prestazioni opache e risultati deludenti, ha avuto quale corollario ineludibile l'esonero di Drago, sostituito da Camplone. Il lavoro certosino del nuovo tecnico comincia a dare i propri frutti: la squadra scende in campo con un piglio più determinato e volitivo, assurto a elemento di captatio benevolentiae nei confronti della tifoseria. Sfida importante, dunque, al "Piola" fra due formazioni che necessitano di quella "scintilla" in grado di rilanciarne le quotazioni verso zone di classifica più consone al loro valore oggettivo.

 

Probabilmente la gara più importante della 19esima giornata: Ternana-Vicenza è sfida delicata in chiave salvezza. Umbri in grande spolvero ed in striscia positiva da quattro turni: 8 i punti conquistati, frutto di due vittorie e altrettanti pareggi; veneti galvanizzati dal prestigioso e catartico successo colto nel derby contro l'Hellas Verona. Una vittoria, però, che i biancorossi hanno pagato a caro prezzo, giacchè al "Liberati" saranno privi di interpreti di primo piano quali Bellomo (appiedato dal Giudice Sportivo) e D'Elia (infortunatosi proprio contro gli scaligeri), con quest'ultimo che è andato ad irrobustire le fila del già nutrito gruppo composto dai vari Raicevic, Signori, Siega, Di Piazza... Praticamente, un "lazzaretto"... Bisoli dovrà essere "creativo" e fare di necessità virtù, raschiando il fondo del barile per proporre un undici competitivo, atto a contrastare una squadra che, grazie al proficuo lavoro di Benny Carbone, ha acquisito una precisa fisionomia ed identità tattica, sciorinando altresì un bel gioco d'assieme.   

 

La "pareggite" acuta ha fatto precipitare la Pro Vercelli in piena zona retrocessione: il successo manca dalla nona giornata (2-1 nel derby contro il Novara). La squadra di Longo denuncia una preoccupante sterilità del proprio comparto avanzato e dovrà vedersela con l'avversario più temibile ed in forma del campionato: la Spal, reduce da una striscia di sette risultati utili consecutivi grazie alla quale è balzata a ridosso della vetta della graduatoria. Di riffa o di raffa, alla Pro servono i tre punti: ardore, cuore e "cazzimma", gli ingredienti irrinunciabili affinchè le "bianche casacche" possano sperare di prevalere. Gli estensi giungeranno al "Piola" sulle ali dell'entusiasmo, forti di 32 punti in cassaforte, cercando di fare loro l'intera posta, per issarsi al comando della classifica. Almeno momentaneamente, in attesa del posticipo del "Bentegodi"... La squadra di Semplici ha preso piena cognizione dei propri mezzi, sa di potersela giocare con tutti... Ed anche il mister fiorentino, non potendo più trincerarsi dietro un dito, ha svestito quel profilo minimalista che ha sempre, rigorosamente, serbato. L'asticella è stata alzata. Pensare in grande si può, si deve: è la regola aurea per tagliare traguardi ambiziosi.