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Bari, è giunto il momento di essere protagonisti. E il 'San Nicola' si infiamma

Bari, è giunto il momento di essere protagonisti. E il 'San Nicola' si infiammaTuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 25 novembre 2017, 09:00EDITORIALE
di Alessandro Chimenti
Giornalista sportivo con la passione per la scrittura h24. Chiacchierone, amante del buon cibo e della cultura artistico-sportiva. Classe 98', giusto in tempo per non farsi raccontare le emozioni di Berlino 2006.

Si vis pacem, para bellum. Bari e Foggia, un passato lontano ventuno anni pronto ad intrecciarsi nuovamente col presente all'interno di una cornice di pubblico mozzafiato come quella del 'San Nicola'. Derby di Puglia, uno dei tanti, il più popolare e atteso dell'omonima regione, uno 'scontro' tra tifoserie a suon di coreografie spettacolari in grado di scaldare l'animo di tutti gli spettatori presenti allo stadio e non solo. La giusta rappresentazione del calcio di altri tempi, accompagnata dalla fatidica pelle d'oca che inizia a svilupparsi sul corpo di ogni singolo supporter sin dalle prime ore del mattino di una domenica totalmente diversa dalle altre. Un caffè al volo, qualche chiacchiera con gli amici per poi dirigersi dritti verso l'astronave calcistica per eccellenza, capace di trasmettere brividi lungo la schiena alla sola visione esterna della stessa. Il biancorosso e il rossonero, la miscela di colori adatta per vivere un fine settimana indimenticabile, nonostante le recenti problematiche emerse negli scorsi giorni riguardo la libera vendita dei tagliandi per lo spicchio del 'settore ospiti' riservato al pubblico foggiano. 

Tutto è bene quel che finisce bene, lo spettacolo sportivo di certo non mancherà, con la certezza di assistere ad una kermesse tra due squadre divise unicamente dagli obiettivi imposti nel pre-campionato dalle rispettive società. Ventimila biglietti venduti, numeri da sommare ai fedelissimi abbonati per un totale di quasi trentamila (o trentacinquemila) presenti all'interno della struttura. Cifre da capogiro, di tutt'altra categoria rispetto a quella cadetta, un'epidemia capace di contagiare due città che vivono di solo calcio in tempo ristrettissimo. La febbre da derby continua a salire ora dopo ora, con la consapevolezza che il bello deve ancora venire.