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Chievo, Aglietti: "Fondamentale iniziare bene questo tour de force. Con Mimmo due anni splendidi a Reggio Calabria"

Chievo, Aglietti: "Fondamentale iniziare bene questo tour de force. Con Mimmo due anni splendidi a Reggio Calabria"TuttoB.com
Aglietti
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 11 dicembre 2020, 09:02Chievo Verona
di Marco Lombardi
fonte tggialloblu.it

Le dichiarazioni di Alfredo Aglietti, tecnico del Chievo, in vista della sfida con la Reggina, in programma questa sera (ore 21) al 'Bentegodi': “La settimana è stata un po’ difficile perché abbiamo il rammarico di avere perso dei punti nell’ultimo periodo, penso che la squadra abbia una buona identità e creiamo molto comunque. Quello che costruiamo va però difeso in maniera migliore, nonostante episodi sfortunati. Dobbiamo cercare di rimanere concentrati sui nostri obiettivi”.



“Ho recuperato qualche assente nell’ultima settimana ma non è detto che giochino subito perché devono recuperare condizione. Oltretutto abbiamo in pochi giorni altre tre partite molto difficili e questo va tenuto conto. La partita con la Reggina è fondamentale per avviare bene questo tour de force che vedrà coinvolte un po’ tutte le squadre verso l’anno nuovo”.



“Noi a livello di gioco e personalità dobbiamo alzare la velocità, troveremo una squadra chiusa, che difende con cinque giocatori. Dovremo anche capire come giocheranno, perché hanno avuto dei problemi in attacco e potrebbero cambiare modulo. Il valore della squadra è importante e la società è ambiziosa. Noi dovremo far girare la palla velocemente. Dobbiamo stare attenti alle coperture preventive”.



“Con Mimmo Toscano, abbiamo passato insieme due anni splendidi, abbiamo vinto un campionato e ci siamo salvati insieme in Serie B. Quelli a Reggio Calabria forse sono stati tra gli anni migliori della mia carriera e lui era tra i compagni che più preferivo. Nella sua carriera ha avuto alti e bassi come tutti ma è dotato di un’identità precisa ed è preparato. Ha vinto molto in Serie B e C, le sue squadre sono solide così come era lui da giocatore”.



Un pensiero anche per la scomparsa di Paolo Rossi:” Sono rimasto scioccato, anche perché abitava molto vicino a casa mia. Una persona straordinaria, anche nella sua malattia. E’ stato veramente un colpo per il calcio italiano, perché è stato un simbolo, soprattutto per i Mondiali del 1982 vinti dall’Italia. Difficile per me ora trovare le parole, il male non guarda in faccia nessuno”.