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GazzSport: "Febbre Catanzaro, 'Ceravolo' sold out contro il Cosenza"

GazzSport: "Febbre Catanzaro, 'Ceravolo' sold out contro il Cosenza"TuttoB.com
© foto di Andrea Rosito
giovedì 23 novembre 2023, 14:00Catanzaro
di Angelo Zarra

"Febbre Catanzaro, Ceravolo sold out contro il Cosenza" titola La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina.

Sarà una domenica bestiale, ma niente gita al lago con sveglia all’alba per scoprire quanto è bella Milano addormentata... Sarà una domenica bestiale alla calabrese, tutti allo stadio per il derby dei derby. Sì, Catanzaro-Cosenza è il più sentito delle regione, il più atteso dalle tifoserie. Una rivalità sportiva, una sano campanilismo e la speranza che tutto resti confinato agli sfottò. A fare notizia dovranno essere le squadre, protagoniste della Serie B. Quasi a sorpresa, avendo lavorato a fari spenti durante l’estate, senza proclami e soprattutto spese folli. La classifica, però, sorride a giallorossi e rossoblù: sono in zona playoff che vuol dire sogni mostruosamente proibiti, quella A che il Catanzaro conosce bene (7 campionati, l’ultimo nel 1982-1983), mentre il Cosenza non l’ha mai raggiunta. Il Catanzaro ci riprova sull’onda lunga della scorsa stagione, la cavalcata trionfale in Serie C, record su record con il marchio di fabbrica impresso dal tecnico Vincenzo Vivarini: bel gioco, il portiere primo regista, possesso palla, pressing e attacco atomico. Il Cosenza dopo tornei di pura sofferenza ha svoltato con il pragmatismo di Fabio Caserta e un equilibrio tra i reparti che diventa letale quando può ripartire in velocità (successi in trasferta a Palermo e a Pisa). Spettacolo assicurato per chi ha il biglietto: già bruciati i posti disponibili, il Ceravolo sarà sold out (13 mila spettatori, 750 i tifosi ospiti).

Lunga attesa Catanzaro-Cosenza in B mancava dal marzo 1990, allora le “bandiere” erano Massimo Palanca (all’ultima stagione) e Gigi Marulla. Era un derby della paura: il Catanzaro a fine stagione finì in C, il Cosenza si salvò anche grazie a quel punto. Sono passati 33 anni, Palanca e Marulla restano dei miti (il secondo ci ha lasciati troppo presto, nel 2015, e Cosenza gli ha intitolato lo stadio): le speranze di un successo sono affidate ai bomber Pietro Immello (profeta in patria) e Gennaro Tutino. Sanno bene che un gol decisivo nel derby regala l’immortalità sportiva. Sì, sarà una domenica bestiale.