Carrarese, Calabro: “Tanta sofferenza sul finale di gara”

Al termine della gara tra Pescara e Carrarese (2-2), ottava giornata del campionato di Serie BKT 2025/2026, mister Antonio Calabro ha parlato ai microfoni della sala stampa dello Stadio “Adriatico – Giovanni Cornacchia” di Pescara.
Le riflessioni del Mister nel post-partita:
“La squadra non ha assolutamente sottovalutato la sfida di oggi, ma i cambi del Pescara hanno dimostrato quanto, quella affrontata oggi, sia una squadra completa, ricca di valori e che oggi aveva un grande pubblico pronto a spingerla sempre, in ogni fase del match, proprio come avevo avvertito in conferenza alla vigilia, avvisando allo stesso tempo i ragazzi sull’atmosfera che ci avrebbe atteso oggi. Comunque, siamo stati bravi per settantacinque minuti ad arginare sia le loro individualità, sia uno stadio bollente, ma allo stesso tempo non posso negare che se fosse durata cinque minuti in più magari staremmo parlando di un altro risultato, perché la sofferenza sul finale di gara è stata tanta.
Abbiamo sofferto il loro modo di cambiare strategia a gara in corso, senza riuscire a prendere le contromisure ai loro nuovi entrati e questo non possiamo negarlo, ma ci tengo a precisare che la mia arrabbiatura sul finale non era legata alla prestazione della mia squadra nel complesso, quanto al rischio, che stavamo correndo, di buttare via tutto ciò che di buono avevamo realizzato in un’intera partita nel giro di soli quindici minuti.
Non credo che il risultato sia stato messo a repentaglio da errori tecnici o tattici, più che altro è già la seconda volta in stagione, alla luce anche della partita contro l’Avellino, che quando subiamo un episodio negativo, lo amplifichiamo, finendo per abbassare troppo il baricentro, così da snaturarci nel nostro modo di giocare.
Ad ogni modo, abbiamo una rosa giovane, con grandi margini di crescita, che sta già dimostrando grandi qualità; dunque, non posso che essere fiducioso sul futuro che verrà sia per questa squadra, sia per singoli che la compongono. Anche la cura dell’aspetto mentale è un mio compito, per questo una volta tornati al lavoro sarà mia premura parlare con i ragazzi di ciò che non ha funzionato, con la consapevolezza di avere a disposizione un gruppo di calciatori disponibili a seguirmi.”