Venezia, Stroppa alza l’asticella: “Col Sudtirol gara tosta, serve più concretezza sotto porta”
Alla vigilia della 10ª di Serie B, il Venezia torna al Penzo per affrontare il Südtirol (mercoledì 29 ottobre, ore 20.30). Giovanni Stroppa presenta una sfida che profuma di trappola: avversario verticale, fisico, feroce nei duelli. “Sarà una gara tosta - avverte -: dovremo prendere le contromisure giuste e lavorare su ogni dettaglio”.
Il calendario stringe, ma non soffoca. Tre partite in una settimana, distanziate di tre giorni: abbastanza per gestire le energie e valutare se confermare l’undici di sabato. Rotazioni possibili, insomma, senza snaturare l’identità. “La squadra è in salute, crea tanto. Dobbiamo abbassare la testa e pedalare ancora più forte: ciò che abbiamo fatto finora non basta”.
Un rimpianto, però, c’è: i gol presi a Carrara. Due reti fotocopia, nate da palloni persi in uscita e chiuse subendo in superiorità numerica. Un cortocircuito che Stroppa vuole estirpare: “Serve più esperienza e mestiere. A volte una giocata ‘sporca’, un fallo tattico, ti fanno vincere la partita”. L’analisi si allarga alla classifica: piacerebbe stare più su, ma gli errori pesano. “I conti si fanno alla fine. Se concediamo meno e manteniamo la qualità delle prestazioni, i punti arriveranno”.
Capitolo attacco: la trama c’è, il colpo finale latita. “Cosa manca? Il gol. Non so se sia questione di qualità o cattiveria, ma dobbiamo insistere e creare ancora di più per capitalizzare”. Niente drammi: “Alleno una squadra forte, capace di far male in qualsiasi momento”.
Infine, una nota personale: il Südtirol è stato la prima panchina da professionista di Stroppa. “Ambiente straordinario, club cresciuto tantissimo. Sarà un piacere ritrovarli”. Poi di nuovo il presente: novanta minuti al Penzo per trasformare le buone sensazioni in punti pesanti.


