Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Triestina, Salvioni: «Se non vinciamo contro il Portogruaro è davvero finita»

Triestina, Salvioni: «Se non vinciamo contro il Portogruaro è davvero finita»TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 12 aprile 2011, 11:15Triestina
di Marco Orrù
fonte Il Piccolo
Salvioni difende i suoi: «Abbiamo il dovere di crederci. I ragazzi hanno giocato un buon match e senza quel palo...»

A furia di ultime spiagge, stavolta anche Sandro Salvioni ammette che la prossima sarà davvero l'ultimissima. Il destino ha voluto che nonostante il pareggio di domenica, la Triestina abbia guadagnato un punto sulla quartultima, ovvero il Portogruaro. «Ci devo credere ancora, ma so benissimo che se non si vince a Portogruaro allora è davvero finita. Ma mi sono trovato tante volte in questa situazione, e ne sono uscito. Non voglio illudere nessuno, ma confido in una squadra che nel lavoro settimanale mi ha sempre dimostrato grande volontà e spirito di sacrificio». Intanto, però, con il Livorno c'è da archiviare l'ennesima mancata vittoria casalinga.

Anche se Salvioni afferma che la squadra le ha tentate tutte: «I ragazzi hanno dato tutto, hanno giocato e fatto una buona gara. La squadra ci ha provato in tutti i modi, ma in queste condizioni non è mai facile vincere». Salvioni non è d'accordo con chi sostiene che, a parte il palo, la Triestina non ha praticamente mai tirato in porta nonostante la supremazia territoriale: «Non è vero, ci abbiamo provato varie volte. Ricordo il palo di Dettori, il rigore su D'Ambrosio che c'era tutto, altri due tiri ribattuti di poco, un tentativo alto di Testini. Ci abbiamo provato più volte, i ragazzi le hanno tentate tutte, ma bisogna dire che siamo anche sfortunati: se su quel palo la palla andava dentro, cambiava tutto».

Se si è visto un Livorno non irresistibile e anzi chiaramente sottotono, secondo il tecnico alabardato è soprattutto merito della Triestina: «Quando una squadra appare un po' opaca, bisogna chiedersi se non sia anche merito dell'avversaria. E diciamo quindi che magari c'è anche un po' di merito nostro se il Livorno non è riuscito a giocare». Verso la fine, dalla curva si è alzato anche un forte coro contro il mister, ma Salvioni non fa una piega: «Io non l'ho sentito, ma vi credo. E mi sembra anche normale, ci sta tutto. Quando non vinci e non fai i punti che servono alla salvezza, i tifosi se la prendono con tutti e ovviamente anche con l'allenatore, mi sembra logico».

Il tecnico alabardato ritorna anche sull'episodio dell'auto bruciata a Cottafava: «Alla fine gli ho fatto i complimenti per la prestazione e per la grande reazione che ha avuto. Ma ha avuto un comportamento eccezionale già all'allenamento di venerdì, subito dopo che era successo l'episodio. Un comportamente da vero uomo e da ragazzo intelligente: noi non sapevamo cosa dirgli, ma lui al campo è arrivato sorridendo, ha trasmesso serenità e tranquillità». E adesso Portogruaro, o si vince o è finita: «Spero di recuperare qualche giocatore in settimana, a partire da Taddei».