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Triestina, al via la rifondazione

Triestina, al via la rifondazioneTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 2 giugno 2011, 00:05Triestina
di Federico Errante
fonte Il Piccolo

Oltre ad auspicare un rinnovamento societario, i tifosi alabardati chiedono a gran voce anche una vera rivoluzione nella rosa dei giocatori. Un repulisti che in parte sarà anche forzato, considerate le necessità di bilancio per poter ripartire dalla Lega Pro.

CHI PARTE. L’unico tra i senatori per ora certo dei saluti è Antonelli, che chiude la sua contradditoria avventura alabardata: sei mesi opachi nel 2007/08, una stagione strepitosa l’anno seguente quando diventò il beniamino dei tifosi, un anno con qualche luce e parecchie ombre quello appena finito. Si chiudono anche alcune brevi parentesi alabardate: negative quelle di Malagò e Miramontes, poco incisiva quella di Dettori, sfortunatissima quella di Lunardini, penalizzato da due gravi infortuni e destinato a palcoscenici migliori. Quelli che attendono anche Taddei, Filkor e il portiere Colombo, tre che invece sicuramente i tifosi alabardati rimpiangeranno. Colombo fra l’altro in città ha sviluppato anche lodevoli iniziative a livello sociale, e chissà che il suo affetto per Trieste non possa riservare qualche sorpresa.

CHI POTREBBE PARTIRE. C’è poi la categoria di quei senatori dai quali forse dipende il futuro dell’Unione, tutti ancora sotto contratto e con uno stipendio troppo oneroso per la Lega Pro: Della Rocca, Godeas, Cottafava, Princivalli e Testini. Fantinel si è detto certo che decideranno di andare altrove, la maggioranza dei tifosi ha avvertito di non volerli più rivedere, mettendo nel calderone anche capitan Testini: hanno sempre apprezzato il suo impegno, ma pare più forte la voglia di azzerare quasi tutto.

CHI POTREBBE RESTARE. Ma sono in tanti, almeno dieci, che potrebbero restare. C’è innanzitutto la nidiata dei giovani, molti dei quali reduci da una stagione positiva. Innanzitutto Bariti, Longhi e Viotti: questi tre sono il termometro per capire quali saranno le intenzioni della società, vecchia o nuova che sia. Se restano ci sarà qualche ambizione, se saranno venduti i programmi non potranno essere che quelli della pura sopravvivenza. Ma ci sono anche Brosco, D’Aiello e lo stesso D’Ambrosio su cui poter costruire una buona difesa di Lega Pro, senza dimenticare che c’è anche Scurto, un lusso per la categoria. Resta poi da decidere se si vorrà dare fiducia a Gerbo a centrocampo, e a Longoni e Marchi in attacco.