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Triestina, Salvioni: "Ci siamo ancora"

Triestina, Salvioni: "Ci siamo ancora"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 11 maggio 2011, 13:43Triestina
di Federico Errante
fonte Il Piccolo

La convizione di avere ancora in mano una squadra viva, pronta a giocarsela fino in fondo ora che ha trovato confidenza con la vittoria. Ma anche la consapevolezza che la classifica resta sempre molto difficile e ormai mancano solamente tre giornate alla fine. È con questo stato d’animo, tra speranze e timori, che Sandro Salvioni si sta preparando al decisivo trittico finale, sperando che qualche punto esca anche dalla trasferta di Torino.

Salvioni, cosa significa per voi aver ottenuto la terza vittoria nelle ultime 4 partite?

Dimostra che la squadra è viva, fattore determinante in questo rush finale, e che riesce ad avere il giusto approccio in partite anche mentalmente difficili come quella con il Cittadella. L’abbiamo affrontata con la mentalità giusta, creando subito situazioni pericolose: sono contento della prestazione dei ragazzi, mi dispiace però per la classifica che ancora ci penalizza. E dispiace vedere una squadra che gioca così bene in quella posizione.

Ma come mai una squadra che finora aveva vinto così poco, all’improvviso trova confidenza con i 3 punti?

A mio parere, e non per voler essere presuntuoso, credo che anche in altre partite avremmo meritato la vittoria: penso a quelle con Varese e Novara, oppure alla trasferta di Crotone, solo che non riuscivamo a concretizzare tutto quello che costruivamo. Ma la squadra ha giocato spesso buone partite.

Si sente accusato di presunzione?

So che qualcuno mi crede presuntuoso, io invece sono molto umile. Semplicemente credo molto in quello che faccio e nel mio lavoro: se lo faccio bene o male non lo so, ma ci credo. È cosa diversa dalla presunzione. Ho fatto i miei errori, certo, ma credo di aver fatto bene finora.

Grosseto a parte, nell’ultimo mese c’è la sensazione di una maggior pericolosità offensiva della squadra: come mai?

Forse è anche perché crediamo di più nei nostri mezzi, ci sono concentrazione e mentalità giuste. Forse qualcosa in più è arrivato dal fatto che non c’erano più alternative e avevamo solo ultime spiagge. Ma so che in altre partite giocate meno bene, come contro Modena e Frosinone, avevamo rimediato con cuore e carattere.

Come vede la trasferta di Torino?

Sappiamo che sarà difficile, la squadra granata ha ambizioni ben diverse dalle nostre, è una grande squadra che mentalmente sarà anche più tranquilla, hanno appena pareggiato a Siena.

La convizione è quella di andare a giocarsi la partita anche a Torino?

Certo, non possiamo mica andare lì a difenderci, perché con le qualità offensive del Torino sarebbe un suicidio. Andiamo a giocarcela.

State anche cercando di dominare la paura di vincere?

È normale che con la posizione di classifica che abbiamo questa paura subentri sempre, anche se stiamo cercando di vincerla. E non si tratta solo di arretrare troppo, è un timore che si fa sentire anche in attacco quando c’è da concretizzare. La testa conta molto anche sotto questo aspetto.