
QS: "Spezia, crisi nata da troppe scelte sbagliate"
"Spezia, crisi nata da troppe scelte sbagliate", titola il Quotidiano Sportivo.
Il mercato ha finito con indebolire una rosa già alle prese con grossi problemi in difesa. Invertire la rotta ora sarà molto difficile.
Ora che il giocattolo è frantumato in mille pezzi, ripararlo appare un’impresa titanica. La crisi dello Spezia esplosa in tutta la sua virulenza nel ko con il Como, è molto difficile da recuperare perché nasce dall’alto, da scelte societarie che non possono lasciare tranquilla una tifoseria che ne ha già viste di tutti i colori nella sua storia. Anche al tempo di Ruggieri era attiva quella che possiamo definire la ’confraternita dei genuflessi’, tutta tesa a minimizzare l’evidenza. Oggi, ad esempio, gli stessi sono molto attivi nel gettare fango su Bastoni, indicato come vera causa del tracollo, un ’ingrato’ che ha voluto andarsene. Tralasciando però il dettaglio che la società lo ha ceduto all’Empoli con un diritto di riscatto ridicolo, perdendo un simbolo (oltre che un validissimo giocatore) per il classico piatto di lenticchie. Il problema, è che a questo punto un po’ tutti vorrebbero scappare a gambe levate da un ambiente dove non c’è chiarezza, né prospettiva, né ambizione.
Un ambiente dove si inizia una campagna acquisti prendendo Bandinelli e Antonucci, invogliando così la gente a fare oltre 4mila abbonamenti (salvo però scoprire che forse, se proprio tutto va bene, vedremo lo Spezia al Picco solo ad ottobre) e chiudendo con Muhl e Gelashvili, giocatori dal passo a quanto pare inadatto alla serie B, cedendo tutto il cedibile e soprattutto non riuscendo a farlo ulteriormente [...].







