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ESCLUSIVA TB – Tosi: “Senza Palumbo, Modena più lineare. La Samp non smette di sorprendermi: Donati? Bene in C, ma la piazza è complicata e lui molto giovane. Palermo, certezza SuperPippo. Padova merita una squadra competitiva"

ESCLUSIVA TB – Tosi: “Senza Palumbo, Modena più lineare. La Samp non smette di sorprendermi: Donati? Bene in C, ma la piazza è complicata e lui molto giovane. Palermo, certezza SuperPippo. Padova merita una squadra competitiva" TuttoB.com
Tosi
Oggi alle 08:00Primo piano
di Marco Lombardi

Dal Modena del post-Palumbo al Padova del ‘Papu’ Gomez, passando per il metodo Reggiana, l’enigmatica Samp di Donati e l’ambizioso Palermo di SuperPippo. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto il direttore sportivo Doriano Tosi.

Direttore, partiamo dal Modena: l'addio di Palumbo, diretto a Palermo, costringerà i canarini a cambiare paradigma tattico?

“Palumbo è un grande giocatore, il più importante del Modena e anche quello col miglior rendimento nella scorsa stagione. Però è un giocatore atipico, che ‘va per conto suo’, quindi, paradossalmente, vendendolo il Modena potrebbe impostare la squadra in modo più lineare, secondo le idee di Sottil”.

Sono partiti Gagno e Zaro, rispettivamente rimpiazzati da Chichizola e Adorni: condivide queste operazioni?

“A me Gagno è sempre piaciuto. Non so esattamente cosa sia successo a Modena, ma dev’esserci stato un corto circuito se il giocatore è finito fuori squadra. Resta comunque un buon portiere. Ogni anno però è fisiologico in ogni club che qualcuno, vuoi per motivi caratteriali piuttosto che comportamentali, vada in difficoltà, quindi succede anche di dover cambiare un giocatore bravo. Però quelli che sono arrivati sono dei signori giocatori, il Modena non ha preso di certo degli scappati di casa.

Io credo che i canarini, al di là delle tre retrocesse dalla A e del Palermo, abbiano ambizione e voglia di inserirsi nel gruppo delle prime”.    

Reggiana finora molto attiva sul mercato in entrata, dove ha coniugato elementi di categoria e prospetti emergenti attinti dalle serie inferiori.

“La Reggiana si sta impostando sulla falsariga degli ultimi anni, cercando di raggiungere i propri obiettivi sportivi senza però mai perdere di vista il bilancio. Quindi scelte di giovani, alcuni dei quali anche di proprietà, per valorizzarli e 5-6 giocatori esperti, di categoria, che possano favorirne il percorso di crescita.

Detto questo, siamo molto in anticipo per il mercato di B, perché ci sono ancora tante operazioni da fare”.

Come inquadra la sofferta scelta di Donati quale allenatore della Sampdoria?

 “Devo ammettere che la Sampdoria mi sorprende sempre di più; non riesco, onestamente, a capire… Però credo ci siano problematiche societarie che impediscono di fare cose più comprensibili per la gente. È difficile spiegare… Vedremo alla fine del mercato che organico avrà allestito… Donati l’ho visto col Legnago: ha dimostrato di essere un buon allenatore, in C. Certo, a Genova c’è già stato come giocatore, ma quella è una piazza complicata, soprattutto per un giovane tecnico”.

Tra le neopromosse, Padova e Avellino protagoniste del mercato.

“Sì, più della Virtus Entella, che ha il suo solito ritmo improntato all’equilibrio, e del Pescara. Padova - io ne so qualcosa - è una grande piazza: avrebbe bisogno di una rosa molto competitiva per la B, ma credo che alla fine verrà allestita una buona squadra. Conosco meno la realtà dell’Avellino, però mi pare che vogliano un po’ cambiare la squadra che ha vinto la C e costruire un organico competitivo per la categoria superiore. Ad ogni modo il mercato della B, a differenza di quello della Serie A, si sviluppa molto nel mese di agosto, quindi bisognerà vedere cosa succederà…”.

Chi si è mosso in modo importante e in netto anticipo, contrariamente alla passata stagione, è il Bari.

“Direi che il Bari è un’altra di quelle squadre, come il Modena, che potenzialmente potrebbero sorprendere, pur partendo alle spalle delle tre retrocesse dalla A e del Palermo”.

A proposito dei rosanero, Pippo Inzaghi è il valore aggiunto per ritentare la scalata alla Serie A?

“Finora in Serie B ha dimostrato di essere una certezza. In un ambiente difficile e complesso come quello di Palermo, dove le aspettative sono molto alte, la scelta di Inzaghi ha un significato importante. Pippo offre grandi garanzie”.

A oggi ‘il colpo’ del mercato lo ha messo a segno il Padova con ‘Papu’ Gomez?

 “Sì, perché il valore storico del giocatore è indiscutibile. Fermo restando che, trattandosi di un grande nome a fine carriera, servirà vedere nel corso del campionato il rendimento e le prestazioni. Però il curriculum di Gomez parla per lui. Il Padova ha fatto oggettivamente un grande colpo”.                     

    

 

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