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ESCLUSIVA TB - Rastelli: "Playoff, Spezia-Cremo finale annunciata. Playout, attesa snervante: difficile ricalarsi nel clima agonistico. Tante analogie tra il Sassuolo e il mio Cagliari che vinse la B. Io, la ‘profezia’ di Baldini e la Lucchese"

ESCLUSIVA TB - Rastelli: "Playoff, Spezia-Cremo finale annunciata. Playout, attesa snervante: difficile ricalarsi nel clima agonistico. Tante analogie tra il Sassuolo e il mio Cagliari che vinse la B. Io, la ‘profezia’ di Baldini e la Lucchese"TuttoB.com
Rastelli
© foto di claudia.marrone
ieri alle 08:00Primo piano
di Marco Lombardi

Dalla finalissima playoff all’enigma playout, passando per l’oracolo di Silvio (Baldini), il fallimento della Lucchese e la voglia matta di tornare in panchina: di questo e altro ancora ha parlato mister Massimo Rastelli, intervenuto ai microfoni di TuttoB.com.  

Mister, partiamo dai playoff: Spezia-Cremonese finale annunciata?

“Diciamo di sì, perché sulla carta sono le squadre più attrezzate del lotto, insieme al Palermo che però è uscito al primo turno. Certo, sappiamo che ai playoff è importante anche arrivarci in buone condizioni psico-fisiche e che gli episodi possono spostare gli equilibri, ma credo che alla fine le due finaliste abbiano dimostrato di essere le più forti”.  

Le chance di promozione sono 50 e 50, oppure vede favorita una delle due?

“Hanno le stesse probabilità di vittoria, in quanto entrambe sono formazioni esperte, di qualità e imbottite di giocatori forti, in grado di determinare con una giocata. E poi La Spezia e Cremona sono due piazze molto importanti, due ambienti ‘caldi’. È difficile azzardare previsioni… Gli episodi e i dettagli faranno la differenza”.

Juve Stabia e Catanzaro, comunque, sono uscite a testa alta dalle semifinali.

“A testa altissima, perché entrambe hanno fatto un ottimo campionato. La Juve Stabia, da neopromossa, ha dato filo da torcere a tutti e trovato una grandissima continuità. Mentre il Catanzaro, pur non essendo partito benissimo, piano piano è uscito fuori e ha risalito la china della classifica fino a centrare i playoff, dove lo Spezia però ha dimostrato di avere qualcosa in più, anche sotto l’aspetto della freschezza, tanto da ipotecare il passaggio del turno già all’andata espugnando il ‘Ceravolo’”.  

Veniamo ai playout, che dovrebbero disputarsi tra Sampdoria e Salernitana (andata 15 giugno, ritorno il 20): quanto è complicato rientrare in clima agonistico a distanza di un mese dalla fine del campionato?

“È difficilissimo dover attendere così tanto tempo. Vero è che si avrà modo di preparare nei minimi particolari il doppio confronto, però l’attesa sarà snervante per tutti gli addetti ai lavori e non solo. Detto ciò, stiamo parlando di due grandissime piazze e due squadre partite con ben altri obiettivi rispetto a quello della salvezza, ma la Serie B ancora una volta ha dato prova di quanto sia terribile. E adesso ritrovarsi a giocare i playout per non retrocedere in C appesantirà ulteriormente la testa dei giocatori, consci di affrontare una sfida decisiva per la sopravvivenza in categoria. Tuttavia la Samp, che sul campo era retrocessa, grazie alla penalizzazione del Brescia avrà un’altra possibilità di salvarsi e dal punto di vista psicologico potrebbe trarne un piccolo vantaggio”.

Scendiamo in C: il Pescara, forte del blitz (1-4) in casa del Cerignola, ha in tasca il biglietto per la finale playoff. Tra Ternana e Vicenza, invece, chi la spunterà?

“Diciamo subito che il Cerignola non meritava un passivo così pesante, perché comunque ha costruito tante occasioni, ma il Pescara è stato molto cinico colpendo quando ne ha avuto la possibilità e dilagando. Certo, una vittoria così rotonda mette gli abruzzesi in una posizione di grandissimo privilegio in vista del ritorno, però ogni gara va giocata e non bisogna mai abbassare la guardia perché basta un attimo per complicarsi la vita.

Ternana-Vicenza è invece una sfida di grandissima qualità fra due organici tra i più forti della Serie C. Mi aspetto una bellissima partita, nella quale la concentrazione e i particolari saranno determinanti. Gli umbri hanno imposto il pareggio al ‘Menti’ e adesso giocano in casa, quindi hanno un leggero vantaggio, ma la gara è apertissima”.

La profezia di Silvio Baldini (“Il Pescara vincerà i playoff”) potrebbe avverarsi…

“È importante che noi allenatori riusciamo a trasmettere messaggi di positività. Baldini ha sempre profuso grande ottimismo e sicurezza in ordine alle possibilità di riportare il Pescara in Serie B...”.

Trova analogie tra il suo Cagliari che vinse la Serie B nel 2016-17 e il Sassuolo di Grosso?

“Sì, anche se noi dovemmo giocarci il primo posto con il Crotone fino all’ultimo. Ma la Serie A non fu mai in discussione perché restammo sempre fra le prime due in classifica, con un margine di 8-10 punti di vantaggio sulla terza. Anche noi come il Sassuolo venivamo da una retrocessione, ma avevamo in rosa tanti big e ritrovammo subito il passo giusto, l’entusiasmo, la compattezza e le motivazioni per risalire immediatamente nel massimo campionato. Quindi, sì, da questo punto di vista vedo tante analogie con il Cagliari da me allenato”.

Come ha accolto la notizia del fallimento della Lucchese, di cui lei è stato una bandiera in tandem con bomber Paci?

“Dispiace tantissimo che dalla fine dell’era Maestrelli-Grassi la Lucchese non abbia più avuto delle società abbastanza solide da poter programmare una risalita in Serie B, tant’è vero che ci sono stati quattro fallimenti. Colgo l’occasione, però, per fare i complimenti alla squadra, a mister Gorgone e al direttore sportivo Ferrarese perché pur tra mille difficoltà hanno formato un gruppo granitico, capace di salvarsi sul campo. Sono stati davvero encomiabili. Adesso mi auguro che qualcuno possa subentrare per evitare che la Lucchese debba ripartire dai Dilettanti”.

Massimo Rastelli è pronto a rientrare?

“Assolutamente sì, la voglia di tornare in panchina è enorme. C’è carica, rabbia e la volontà di ricominciare. Possibilmente già da questa estate”.

              

   

   

     

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