Le Cronache - Gli orrori della Covisoc

"Gli orrori della Covisoc", titola le Cronache.
Come si legge nell'articolo di Enzo Sica, "si aspetta proprio nella giornata di oggi la decisione del Tfn sul caso Brescia che potrebbe riscrivere il fondo classifica della serie B e dopo la sospensione del play out tra Frosinone e Salernitana che era in programma il 18 e 26 maggio il club di Cellino, con 4 punti di penalizzazione, potrebbe finire al terzultimo posto in classifica e dunque in serie C con la Sampdoria che salirebbe di un gradino e dovrebbe giocare, dunque, il play out salvezza proprio contro la Salernitana [...].
Il fatto che nelle ultime ore il Brescia calcio abbia o stia tentando con un accordo di mettere a posto la situazione Irpef con l’ufficio delle Entrate cercando di evitare la giusta penalizzazione che manderà le rondinelle in terza serie potrebbe influire sulla sentenza di primo grado? Lo abbiamo chiesto - scrive Enzo Sica su le Cronache - ad un illustre penalista quale è Michele Tedesco. 'Non avendo la disponibilità degli atti, posso solo rifarmi agli articoli di stampa. Questa mattina mi ha colpito quanto pubblicato, tra virgolette, dal Giornale di Brescia, laddove afferma che i legali della società lombarda avrebbero depositato una memoria sostenendo la buona fede e contestando alla Co.Vi.Soc. di averli indotti in errore sulla legittimità della compensazione anche per la seconda rata. In definitiva sostengono che «Appare evidente che la Covisoc, pur avendo già esperito le proprie verifiche ed avendo rilevato specifici profili che inducevano a ravvisare irregolarità nei versamenti delle quote delle ritenute Irpef e dei contributi Inps da parte di Brescia Calcio [...] non provvedeva a trasmettere nei termini di legge alcuna segnalazione alla Procura Federale [...]»'.
E inoltre - prosegue l'avvocato Tedesco, come riporta Sica su le Cronache - «Brescia Calcio, non avendo ricevuto alcuna tempestiva contestazione ai primi giorni di marzo 2025 ha legittimamente ancor più ritenuto di aver rinvenuto – tramite il proprio commercialista – un interlocutore effettivamente serio e affidabile». In tal senso i legali chiedono al Tribunale di riconoscere al Brescia almeno la buona fede per la seconda rata, in modo da poter ridurre la pena perchè è ovvio che anche l’accordo con l’Agenzia dell’entrate non sana la violazione oggetto del deferimento e del processo sportivo.
Quello che posso dire è che condivido la valutazione negativa sull’operato della Co.Vi.Soc. che ha fatto mal governo dei poteri di cui all’art. 80 delle N.O.I.F.' [...]".