Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B avellinobaricarraresecatanzarocesenaempolifrosinonejuve stabiamantovamodenamonzapadovapalermopescarareggianasampdoriaspeziasudtirolveneziavirtus entella
TMW Scommesse
Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB – 'Nanu' Galderisi: “Padova-Venezia, il derby vale doppio. 'Euganeo' vietato ai tifosi ospiti? Sono contrario, ai miei tempi stadi pieni e altra magia. Monza tanta roba, Avellino outsider. Mantova, giusto confermare Possanzini”

ESCLUSIVA TB – 'Nanu' Galderisi: “Padova-Venezia, il derby vale doppio. 'Euganeo' vietato ai tifosi ospiti? Sono contrario, ai miei tempi stadi pieni e altra magia. Monza tanta roba, Avellino outsider. Mantova, giusto confermare Possanzini”TuttoB.com
Galderisi
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 08:30Primo piano
Marco Lombardi

Tre scudetti vinti (due con la Juventus e uno con l’Hellas Verona), un Mondiale disputato da protagonista (Messico ’86) con la Nazionale di Bearzot e la maglia del Biancoscudo come seconda pelle: ai microfoni di TuttoB è intervenuto mister Giuseppe 'Nanu' Galderisi, che ha parlato a tutto campo del campionato cadetto, a cominciare dall’attesissimo derby veneto Padova-Venezia, in programma sabato all’’Euganeo’.

Mister, torna il derby Padova-Venezia: gara da tripla?

“Io le ho giocate quelle partite lì, trasmettono sempre una certa adrenalina perché hanno un fascino particolare. Detto questo, il Padova, in casa, dovrà cercare di fare bene. Certo, non sarà una partita semplice, però mi auguro sia spettacolare, sebbene di solito i derby siano ‘cattivi’, sportivamente parlando. Mettiamola così: la sfida è oggettivamente importante, ma la strada è lunga e ogni gara diventa fondamentale per prendere fiducia, coraggio e consapevolezza dei propri mezzi. Vincere un derby così sentito darebbe sicuramente doppia forza…”.

Molto interessante anche il duello tra bomber: da una parte Bortolussi, arrivato in Serie B alla soglia dei 30 anni e attuale vicecapocannoniere del campionato; dall’altra Adorante, atteso alla definitiva consacrazione.

“Ho sempre seguito Adorante, anche quando era a Castellammare di Stabia: è un ragazzo che ha qualità, si muove bene, sa difendere la palla ed è bravo in acrobazia. In sintesi, è un attaccante importante per la categoria. Credo che questa stagione per lui possa essere fondamentale per fare il salto di qualità. È partito bene, così come Bortolussi. E ogni volta che un attaccante parte bene, per esperienza dico che la porta diventa sempre più larga e aumenta la convinzione con cui si entra in area per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Sono certo che sia Adorante che Bortolussi riusciranno nel corso della stagione a fare la differenza, nel contesto di due squadre solide e che giocano bene come quelle di Stroppa e Andreoletti”.

Se il Padova è in linea coi programmi, il Venezia è un po’ attardato dalla vetta.

“La Serie B, che anch’io ho frequentato, è un campionato lungo e difficile, nel quale serve tanto equilibrio e solidità mentale oltre alla capacità di saper leggere i momenti. Non devi esaltarti quando ti trovi nelle prime posizioni né abbatterti se un mese va male… Soprattutto occorre focalizzarsi sempre sulla singola partita, senza fare tanti programmi perché la B non perdona e gli scivoloni sono dietro l’angolo”.

La decisione era nell’aria e ora ci sono anche i crismi dell’ufficialità: il derby sarà vietato ai tifosi del Venezia.

“Sono fermamente contrario ai divieti, io credo che il calcio sia fatto per divertire la gente. Qui si tratta di trovare soluzioni diverse e cercare di dare la possibilità a tutti di godersi lo stadio. Purtroppo i ‘deficienti’ ci sono dappertutto e vanno tenuti fuori, ma per i misfatti di pochi non è giusto che a pagare sia un’intera tifoseria. Il pubblico deve esserci sempre: questo per me è il calcio. Ai miei tempi gli stadi erano pieni, si giocava con un piglio diverso e c’era un’altra magia…”.

Cambiamo argomento. La striscia di sei vittorie consecutive del Monza capolista è un segnale forte e chiaro alla concorrenza.

“Un filotto così è tanta roba. La squadra sta facendo benissimo, non solo sotto l’aspetto del gioco ma anche dell’applicazione e della determinazione. Perché in B non basta avere tante individualità importanti, servono anche altre qualità che il Monza sta mettendo in campo”.

Detto del Monza, in chiave promozione diretta si profila una bagarre allargata a diverse squadre.

“Mi piacciono Frosinone e Modena, formazioni che esprimono un buon calcio e sono convinto che tireranno fino alla fine. Però sono dell’idea che altre compagini entreranno in gioco, anche perché siamo solo a un terzo del campionato e può ancora succedere di tutto. Ad ogni modo, chi inizia bene e prende vantaggio è favorito, perché rincorrere non è mai semplice”.      

Un’outsider?

“Mi auguro l’Avellino del ‘mio’ bomber ‘Pitone’ (Biancolino ndr). Quella irpina è una piazza importante e sono felice per lui, che sta facendo un gran bel percorso”.

Scendendo la classifica, il Mantova dà segni di ripresa. Col senno del poi, la conferma di Possanzini si è rivelata una mossa azzeccata.

“L’equilibrio, non solo in campo ma anche a livello dirigenziale, è fondamentale. La società ha pensato bene di non smantellare il lavoro di molti mesi, rinnovando la fiducia a Possanzini, che è un bravo allenatore e fa giocare bene le proprie squadre: lo ha dimostrato vincendo con pieno merito un campionato di C e conquistando la salvezza nella passata stagione in B. I giocatori sentono la fiducia data al mister e di conseguenza in campo ci mettono qualcosa in più. Sono convinto che il Mantova può fare meglio di quanto ha fatto finora”.     

È inguaiatissima, invece, la Samp, sempre più ultima e ferocemente contestata. Il mercato di gennaio potrà servire a raddrizzare una barca alla deriva?

“Non credo che si possa cambiare il mondo comprando 3-4 giocatori, se la base che hai è quella… Certo, qualcuno potrebbe essere d’aiuto, ma invertire il trend a metà stagione non è mai facile. Piuttosto io lavorerei sul materiale umano a disposizione, cercando di compattare il gruppo e spronarlo a tirare fuori il meglio”.

       

 

        

© Riproduzione riservata