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Gubbio, si compie lo scempio. Si è persa pure la faccia. Ora ricostruire di sana pianta...

Gubbio, si compie lo scempio. Si è persa pure la faccia. Ora ricostruire di sana pianta...TuttoB.com
© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com
martedì 22 maggio 2012, 10:30Gubbio
di Federico Errante
fonte gubbiofans.it

Si compie lo scempio. Perchè si è trattato di uno scempio senza tanti giri di parole. Perdere pure la partita con l'ultima della classe senza mostrare un minimo di carattere, di determinazione, di voglia di vincere, di orgoglio, ma soprattutto senza dimostrare neanche un briciolo di attaccamento alla maglia, fa molto male... a tutti coloro (quei pochi intimi, come il sottoscritto) presenti al "Barbetti" nell'ultima partita di campionato casalinga. Tutte le belle parole dette dal trainer Luigi Apolloni alla vigilia della partita ("voglio una squadra che ha voglia di vincere", "voglio l'orgoglio", "voglio una squadra unita"), sono andate letteralmente a farsi benedire. La squadra ha mandato un segnale forte in una partita che sulla carta non valeva nulla ai fini del risultato. Perdere con l'ultima della classe ha un significato molto importante. Quale? La squadra ha dimostrato o ha voluto dimostrare (con l'Albinoleffe più che mai) che non è assolutamente adatta per la categoria. E senza mezzi termini si è perpetrato un "disonore" a livello nazionale perchè la squadra ha voluto far capire che questo campionato non se l'è mai giocato (solo in qualche partita che contava a livello di immagine). Un "imbarazzo" che era ben visibile anche tra quei tifosi (pochi intimi) e tra quei giornalisti (pochi intimi anche loro) che erano presenti allo stadio. Ma dove è andata a finire quella squadra che lottava e correva per 90 minuti come avveniva solo un anno fa? Ma dove sono finiti quei calciatori che uscivano dal campo esausti dopo il novantesimo come avveniva solo un anno fa? Ma dove è finito quel tanto sbandierato orgoglio di ogni calciatore che dava tutto per la maglia? Qualcuno (forse) ce lo spiegherà un giorno! Che la serie B sarebbe stata dura era preventivabile. Che in serie B il Gubbio ci sarebbe stato solo di passaggio era prevedibile. Ma certe figure erano inimmaginabili. In una sola annata si è distrutto tutto quello che era stato fatto di buono nelle ultime due stagioni precedenti. C'era programmazione, c'era voglia di intenti, c'era voglia di lottare in ogni partita anche quando i risultati non erano positivi, ma soprattutto c'era voglia di vincere e tanta voglia di mostrare tutto quel carattere che ogni singolo calciatore, ogni allenatore e tutte le componenti che le ruotavano attorno, avevano nel loro Dna. In questa stagione sembra proprio che si è cercato di "tirare a campare" senza una meta ben precisa. Come un attore che non ha mai studiato il copione e al momento della recitazione viaggia sempre sul filo dell'improvvisazione. E stiamo parlando di serie B. Un torneo molto più difficile e tortuoso della Lega Pro. E poi, purtroppo, i numeri parlano chiaro. Infatti il Gubbio possiede il peggior attacco del campionato: solo 37 gol fatti in 41 partite (media di 0,90 gol a partita). Pensare che il Pescara ne ha segnati più del doppio: 87 (per una media di 2,12 gol a partita). Senza dimenticare che sono arrivate ben 23 sconfitte in 41 partite (pari al 56%). É vero che il Gubbio quest'anno ha giocato in stadi prestigiosi come "Marassi" di Genova e allo stadio "Olimpico" di Torino con squadre blasonate come Sampdoria e Torino. Però è anche vero che sui libri della storia calcistica italiana saranno ricordati due risultati tennistici (per 6 a 0) incassati dalla compagine eugubina. Ed ora, che fare? In molti se lo chiedono. Non sarà facile ricostruire qualcosa di buono quando una squadra fa acqua da tutte le parti. Ci sono rimaste solo le macerie. Adesso c'è l'assoluta necessità di ricostruire tutto, come iniziare una casa di sana pianta. Ci vorrà sicuramente un buon geometra, o forse è meglio un buon ingegnere o un buon architetto perchè bisognerà cominciare direttamente dalle fondamenta. C'è bisogno di un progetto redatto in maniera congruente e serio! Unica nota positiva? Il pubblico. Se si guarda il numero delle presenze allo stadio rispetto alle altre squadre della serie B, il Gubbio sarebbe salvo (è al quindicesimo posto). Almeno la faccia in parte è salvata.