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Gubbio, la forza di voltare pagina. E l'esempio di Farina

Gubbio, la forza di voltare pagina. E l'esempio di FarinaTuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/TuttoLegaPro.com
martedì 29 maggio 2012, 11:15Gubbio
di Federico Errante
fonte gubbiofans.it

L'esperienza della cadetteria è stata lunga, estenuante e raccapriciante per via del risultato finale, ma al di là di quanto è stato conseguito sul campo questa avventura in serie B è stata pure accattivante, coinvolgente e per il sottoscritto gratificante sotto il profilo strettamente professionale. Tutto quello che ruota intorno al calcio in questa categoria è superlativo, niente a che vedere con i campionati minori. E pure in campo si vedono delle differenze abissali, sia a livello di qualità di gioco, sia a livello di qualità di singoli. Per questo motivo questa retrocessione è traumatica. Ormai ci avevamo "fatto la bocca" ma forse come si dice "s'è fatto i conti senza l'oste". Un anno storico per la Gubbio Calcio come questo di sicuro doveva essere programmato in maniera diversa. Visto e considerato che la serie B era arrivata in maniera inaspettata grazie ad un miracolo compiuto da un gruppo di calciatori ben amalgamati e volenterosi, ben guidati da un allenatore pignolo e con una mentalità vincente, e il tutto era coadiuvato da uno staff tecnico e societario che lavorava bene e in silenzio. Insomma era un giocattolo perfetto, che difficilmente si trova in qualsiasi altra squadra di calcio pure nella massima serie. Bisognava fare di tutto per mantenere questo giocattolo e invece piano piano si sono persi i pezzi per strada. Avevamo fatto l'esempio del Novara e il Varese lo scorso giugno quando da vere matricole raggiunsero addirittura i playoff nella cadetteria perchè avevano mantenuto lo stesso staff tecnico. Chi invece aveva fatto altre scelte poi è ritornato in Lega Pro: vedi Portogruaro. La riprova c'è stata pure in questa stagione. Hellas Verona e Juve Stabia hanno confermato la stessa intelaiatura pure in serie B: guarda caso la squadra veneta si trova ai playoff, mentre la formazione campana (senza la penalizzazione) sarebbe settima in questo campionato. Questi sono dati tangibili, come sono quelli riguardanti la quota salvezza. Infatti all'inizio del girone di ritorno (in base ad una statistica specifica) avevamo scritto che per la salvezza diretta servivano almeno 50 punti, con un ago della bilancia che oscillava di due punti (in più oppure in meno). Bene: in molti ci hanno tacciato di essere pessimisti perchè quest'anno la quota salvezza era più bassa e si diceva che bastavano anche 42 o 43 punti. Ma non ci eravamo assolutamente sbagliati: per salvarsi direttamente ci sono voluti 48 punti (vedi Cittadella e Livorno), mentre l'Empoli è costretta a giocarsi i playout a quota 47 punti. Non solo. Se il Gubbio fosse riuscito a vincere pure tutte le ultime quattro partite di campionato non si era salvato ugualmente perchè avrebbe chiuso a 43 punti, mentre l'ultimo posto dei playout si trova a 44 punti (occupato dal Vicenza). E visto che ci piacciono i numeri sveliamo un altro dato curioso: il Gubbio fece in un'altra stagione la serie B (nel 1947-1948) e in quella circostanza avvenirono dei casi analoghi. La formazione rossoblù ha incassato gli stessi gol di 64 anni fa (69 reti). Nei gol fatti fece un po' meglio il Gubbio del dopoguerra: 38 gol realizzati all'epoca contro i 37 gol di oggi. Però c'erano meno gare da giocare: 34 anzichè 42. A livello di classifica la compagine eugubina giunse al penultimo posto pure all'epoca. Insomma la storia si è come ripetuta. Ora occorre ricomporre i cocci, con la giusta umiltà e serenità. Ora la società deve avere la forza di voltare pagina. La stessa società e lo staff tecnico devono costruire una squadra degna di tale nome con un allenatore degno di tale nome. Ci vuole una seria programmazione e non bisogna mai sottovalutare la situazione. Con questo vogliamo dire che non deve essere usato lo stesso "pressapochismo" utilizzato in questa stagione, fin dall'inizio. Chiudiamo con una nota lieta e doverosa. Un omaggio va fatto a Simone Farina che proprio in questi giorni è stato invitato nel ritiro di Coverciano del Ct Prandelli, come "simbolo" di lealtà e di onestà in questo mondo del calcio. Se è partita una inchiesta sul calcioscommesse, se ora si comincia a far luce su tante partite truccate, se il calcio diventerà (forse) più pulito, lo dobbiamo a lui e visto che appartiene alla Gubbio Calcio dobbiamo essere orgogliosi di lui. Un vero uomo si è distinto in un mondo pieno di sciacalli. Grazie davvero... Simone Farina.