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Gubbio, clima "surreale" dopo la retrocessione. L'umore dei tifosi. E i network: "La favola è finita..."

Gubbio, clima "surreale" dopo la retrocessione. L'umore dei tifosi. E i network: "La favola è finita..."TuttoB.com
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
venerdì 18 maggio 2012, 15:58Gubbio
di Federico Errante
fonte gubbiofans.it

Si sta vivendo una situazione strana in casa Gubbio perchè la parola "retrocessione" mancava ormai da tanto tempo. Era infatti il 1996 quando i rossoblù dovettero ripartire dall'Eccellenza regionale e alla presidenza subentrò Guerriero Tasso: da quel momento in poi ci furono due promozioni di fila con la promozione in C2 nel 1998. Ne sono passati di presidenti: Lupini, Urbani, Bedini e per ultimo Fioriti dal 2007. Il resto è storia dei giorni nostri con la storica promozione in serie B con un balzo doppio nel giro di due sole stagioni (dalla Seconda Divisione del 2009 alla cadetteria nel 2011). Però questa annata è passata troppo veloce e (forse) in molti non hanno capito che grande occasione... è sfuggita di mano! Emblematici alcuni titoli ad effetto di alcuni portali web nazionali. Ad esempio Yahoosport ha titolato: "Arrivederci Gubbio, la favola è finita". E poi ha aggiunto: "La favola umbra è finita, con quel Gubbio che era tornato in serie B dopo 63 anni". Mentre Sportcafe24.com ha scritto: "Un anno da Cenerentola e il brusco risveglio". Che poi ha aggiunto: "E’ stata una squadra che ha suscitato la simpatia di tanti tifosi, una compagine che si è affacciata alla Serie B dopo un’eterna vita fra C1, C2 e dilettanti, una società che, dopo un campionato mai particolarmente esaltante, si risveglia dal dolce sogno durato dodici mesi e ripiomba in Lega Pro: stiamo parlando del Gubbio, cenerentola della Serie B, la cui favola è finita troppo presto". E questa brusca "retrocessione" è palpabile con mano pure in città, dove in tanti (tifosi) provano tanta amarezza perchè il campionato poteva prendere senz'altro un'altra piega. Eloquente in particolar modo un commento di un tifoso di lunga data: "Il Gubbio nostro è retrocesso". Una frase che vale più di ogni ulteriore commento. Pure negli allenamenti si respira un'aria diversa che oseremmo dire surreale: nessuno ha voglia di parlare. Un clima silenzioso, o quantomeno sommesso. Ed ora è arrivato il momento delle scelte e molti sono ad un bivio. I primi nodi da sciogliere provengono dall'alto: da definire cosa faranno il Direttore Tecnico (Simoni), il Direttore Sportivo (Giammarioli) e pure l'allenatore (Apolloni). Queste settimane saranno cruciali in tal senso.