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Gubbio, adesso si decide tutto

Gubbio, adesso si decide tuttoTuttoB.com
© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com
lunedì 30 aprile 2012, 14:45Gubbio
di Federico Errante
fonte gubbiofans.it

Questa volta il consueto editoriale del dopo gara sarà più spoglio del solito. C'è subito l'incontro ravvicinato di Empoli. E poi perchè sulla gara contro il Pescara c'è veramente poco da dire. Basta leggere il "match report" per capire il divario tra le due squadre. Il Pescara è andato al tiro per 30 volte (di cui 14 dentro lo specchio della porta) a differenza del Gubbio che ha effettuato 9 tiri totali (due solamente dentro lo specchio della porta). Palle giocate dai biancazzurri: 663. Palle giocate invece dai rossoblù: 463 (-200 del Pescara). Pericolosità degli abruzzesi pari al 99% contro il 27,9% del Gubbio in tutto l'arco della gara. Numeri che mostra Seriebwin.it che dimostrano in maniera tangibile che non c'è stata proprio partita. Pensare che ben cinque undicesimi della formazione iniziale pescarese era rappresentata da cinque elementi che sono nati negli anni novanta: il duo centrale difensivo Romagnoli ('90) e Capuano ('91), oltre al trio d'attacco Caprari ('93), Immobile ('90) e Insigne ('91) che tra l'altro tutti e tre assieme hanno segnato ben 40 gol. Ma vogliamo proprio farlo un commento stringato della gara? Diciamo che c'è stato un monologo biancazzurro e purtroppo lo avevamo previsto: dieci palle nitide da gol nel primo tempo e sette nella ripresa; quattro pali in tutto e Farabbi che ha dovuto fare davvero gli straordinari (ottimo il suo esordio in cadetteria, classe '91). Per dovere di cronaca dobbiamo dire che pure il Gubbio ha schierato tanti giovani, di cui sei titolari degli anni novanta: Farabbi, Almici, Mario Rui, Caracciolo, Benedetti e Nwankwo. Ma dove ha vinto il Pescara? Ha vinto perchè oltre a mostrare un gioco corale e organizzato che nessuno sa fare in questo campionato della cadetteria, possiede una forma fisica straordinaria e può contare su elementi molto forti. Ma soprattutto ha lottato fino alla fine cercando esclusivamente la vittoria. Nel suo Dna il Pescara possiede quel coraggio di vincere che crea soggezione. Merito a Zdenek Zeman che sa valorizzare sempre al massimo il potenziale di ogni squadra che allena. Senza ombra di dubbio si può dire che il Gubbio sabato scorso ha affrontato la squadra più forte incontrata negli ultimi 50 anni (e forse di più). Ricordatevi questa data: 28 aprile 2012, Pescara stratosferico! Ma dove ha perso il Gubbio? Secondo noi ha perso quando ha capito che non ci sarebbe stato nulla da fare contro la squadra di Zeman. All'inizio la formazione rossoblù era scesa in campo vogliosa di fare bene. Ma è subentrata fin da subito la paura, quella paura che persisteva fino a poche settimane fa. Un passo indietro sotto questo aspetto. La squadra infatti si è troppo coperta a riccio, cioè ha pensato solo a non subire e da quel momento in poi si è sciolta, come neve al sole. Da questo momento in avanti non serve una squadra timorosa in campo. Già da Empoli serve una squadra che abbia lo stesso atteggiamento di Modena contro il Sassuolo, cioè deve essere decisa, solida e determinata a conquistare l'intera posta in palio. Adesso si decide tutto! In cinque partite il Gubbio si gioca il suo destino. Da dentro o fuori. Non ci saranno più appelli o altre chance! Le note liete vengono dal pubblico. Si è registrato il record stagionale di presenze: 4434 (senza considerare gli accreditati che erano molto numerosi).