Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Il Verona prova l'allungo. Benevento, è finita la benzina? Crisi Entella, play-off a rischio

Il Verona prova l'allungo. Benevento, è finita la benzina? Crisi Entella, play-off a rischio
sabato 29 aprile 2017, 08:00EDITORIALE
di Marco Lombardi

Un derby che promette scintille. È quello che si disputerà al “Bentegodi” tra Hellas Verona e Vicenza. Alta la posta in palio, con le due squadre che, malgrado in lotta per obiettivi opposti, inseguono una vittoria che per gli scaligeri potrebbe valere una mezza ipoteca sul secondo posto utile ai fini della promozione diretta in serie A e per i “cugini” berici una grande iniezione di fiducia in vista della volata salvezza. Pecchia annusa le insidie e predica umiltà e massima concentrazione: fondamentale approcciare la gara nel modo corretto. Per avere la meglio sui “magnagati” della nuova gestione Torrente - positivo l’impatto del tecnico di Cetara, che ha raccolto 4 punti in 2 partite - servirà l’apporto incondizionato del pubblico. Consapevole che quella di lunedì sarà una tappa cruciale della stagione, la società gialloblù chiama a raccolta i tifosi. Ora più che mai è necessario mettere da parte le frizioni, ricucire gli strappi e stringersi attorno alla squadra, creando una bolgia pronta ad esplodere per trascinare Pazzini e compagni.

  

Tempi duri per la Strega. L’avvilente debacle di Cesena pone dubbi ed interrogativi sulla reale consistenza del Benevento. Il logorio della squadra - al “Manuzzi” parsa svuotata mentalmente e soprattutto fisicamente - è emerso con allarmante evidenza. Una squadra sopraffatta da un Cesena straripante. Sì, perché i sanniti sono durati un tempo, sparendo letteralmente dal campo nella ripresa annichiliti dalla schiacciante superiorità atletica dei romagnoli. Un Benevento appannato, arruffone, malinconicamente impalpabile. E con alcuni giocatori a tratti irritanti, che hanno vagato per il terreno di gioco spaesati e in balia degli avversari. Impietoso il ruolino di marcia delle ultime quattro giornate: 1 pareggio e 3 sconfitte, 1 gol fatto per grazia ricevuta - ennesimo infortunio stagionale di Agliardi - e 6 subiti. Numeri che confermano l’atavico limite delle squadre di Baroni: la ciclica flessione primaverile, le partenze a razzo e gli arrivi con il fiatone. Una costante. Il derby con l’Avellino casca a fagiolo: i giallorossi sono chiamati ad una reazione d’orgoglio per rimettersi in carreggiata e non compromettere la corsa play-off.

 

Chi corre seriamente il rischio di mancare per il secondo anno consecutivo l’approdo ai play-off è la Virtus Entella. La storia si ripete. L’imprevisto scivolone interno contro l’ex fanalino di coda Latina, raffazzonato e privo degli elementi più rappresentativi (Corvia, Dellafiore, Mariga uscito anzitempo dal campo…) ha certificato lo stato di crisi dei liguri - appena 1 punto nelle ultime 4 partite - precipitati a -3 dalla soglia play-off. Una crisi dettata da cause eterogenee: l’infortunio occorso a capitan Troiano, fulcro della mediana, la perdita di smalto e brillantezza di qualche pilastro, errori ed ingenuità individuali… Anche il calendario non dà una mano all’Entella: dopo la difficile trasferta odierna in quel di Trapani, Verona in casa, Novara fuori e chiusura al “Comunale” contro un Cittadella che non regalerà niente onde potersi garantire la miglior posizione possibile nella griglia degli spareggi promozione. Il cammino dei chiavaresi si è terribilmente complicato: la sensazione è che ora servirà un'impresa per agganciare le ultime carrozze del convoglio play-off…