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GazzSport - Mignani: "Manca il 50% della squadra. Ma con l'entusiasmo e il vero Shpendi il mio Cesena stupirà"

GazzSport - Mignani: "Manca il 50% della squadra. Ma con l'entusiasmo e il vero Shpendi il mio Cesena stupirà"TuttoB.com
Mignani
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 14:00Cesena
di Angelo Zarra

Intervista a Michele Mignani, tecnico del Cesena, sulle colonne della rosea

Di seguito un estratto dell'articolo di Luca Alberto Montanari.

Mignani, è vero che il secondo anno è sempre più difficile del primo? 

“Dipende dal risultato ottenuto alla prima stagione. Se è un risultato importante, è chiaro che diventa difficile ripeterlo o superarlo. Se è appena sufficiente, allora è meno difficile. Se penso al Cesena e a quanto fatto un anno fa, la prossima stagione sarà sicuramente più difficile”. 

Quali saranno le insidie più grandi che si aspetta di trovare nel nuovo campionato? 

“Quando vieni da una promozione come un anno fa, è normale partire con grande entusiasmo. Ecco, quest’estate dobbiamo innanzitutto ricreare questo entusiasmo, che è il fuoco che accende tutto. Venendo al campo, la difficoltà più grande è molto semplice da individuare: l’anno scorso abbiamo lasciato dietro 13 squadre, non sono poche…”. 

La società, dopo il ritorno in B, le aveva chiesto innanzitutto la salvezza. Quale sarà l’obiettivo di quest’anno? 

“Ognuno di noi deve essere ambizioso e provare sempre ad arrivare davanti a tutti, poi per riuscirci servono tutte le componenti, a cominciare dalla qualità e dalla forza della squadra. Noi, in questo momento, siamo ancora in costruzione, visto che ci manca quasi il 50% della rosa. Vediamo chi arriverà, poi io dovrò essere bravo ad adattarmi e potrò rispondere meglio alla domanda”. 

La scorsa estate lei è entrato in punta di piedi ed è ripartito dall’impianto che aveva vinto la C. Ora quali cambiamenti ha in mente dal punto di vista tattico? 

“L’idea è sempre quella di partire da una difesa a tre e di avere due esterni a tutta fascia. Poi dovrò studiare le caratteristiche di chi arriverà per decidere il piano e per provare a fare ancora meglio”. 

Nella scorsa stagione ha lavorato con “due” Cristian Shpendi diversi: uno inarrestabile nel girone d’andata e uno più spento nel ritorno. Come lo ha ritrovato? 

“Cristian è un ragazzo giovane e reduce da un percorso di un anno e mezzo incredibile, durante il quale ha attirato tutti i riflettori, poi ha avuto un momento di difficoltà psicologica. Lavorare con Cristian è semplice: basta lasciarlo sereno e lui si ricarica da solo. In questo momento lo rivedo esattamente come era all’inizio della scorsa stagione”.