Cesena, Artico: “Playoff risultato bello e affascinante"

A poche ore dall'inizio dei Playoff del Campionato Serie BKT 2024/25, il Direttore dell’Area Sportiva bianconera Fabio Artico ha incontrato i giornalisti presenti nella sala stampa dell’Orogel Stadium - Dino Manuzzi per rispondere alle loro domande sulla fase regolare del campionato del Cesena FC.
“È stato un campionato di Serie B che ci ha visto partire come matricola con l'obiettivo di consolidarci in categoria, di valorizzare i nostri giovani e creare un gruppo solido per avere delle basi altrettanto solide nel futuro. Un campionato di Serie B molto competitivo, bello, affascinante e difficile, con grandi piazze e società solide che hanno investito tanto per creare squadre competitive.”
“Abbiamo raggiunto, innanzitutto il primo obiettivo, che è quello che il prossimo anno il Cesena affronterà di nuovo il Campionato di Serie B, che era l'obiettivo più importante, ma a questo abbiamo aggiunto questa opportunità, che è un risultato inaspettato e straordinario, di poter anche un pochettino sognare e andarci a giocare al sabato delle possibilità di accedere alle semifinali per giocarsi la Serie A. È un risultato bello, affascinante e che credo sia gratificante sia per la società, che per il nostro pubblico, per i nostri tifosi e per questa piazza, che ti regala sempre emozioni, che è ambiziosa e che credo meriti di affrontare queste partite nella maniera giusta.”
“Sono estremamente soddisfatto e veramente felice, perché è stato un anno difficile e complesso, però questo risultato ripaga di tutte le fatiche, di tutto il lavoro che è stato fatto dalla società, in primis, negli sforzi che ha fatto per mantenere questo club in equilibrio, e poi dallo staff tecnico, che secondo me ha portato conoscenza, equilibrio e un metodo e, infine, da un gruppo di giocatori che sono straordinari. Quando vado al campo mi diverto sempre a vederli allenare e con loro ho sviluppato un rapporto profondo. È un gruppo che merita grandi soddisfazioni e sono orgoglioso di essere il loro direttore.”
“L’ultimo periodo non è stato facile da affrontare, perché credo che questo gruppo sia passato attraverso un campionato che, nella prima parte, grazie anche l'entusiasmo che ci portavamo dietro dal campionato di Serie C, ci ha visto spumeggianti. Abbiamo fatto vedere le più belle partite nel girone d'andata, soprattutto nella parte iniziale, ma ogni tanto abbiamo anche peccato di superficialità: mi vengono in mente alcune partite, come quella contro la Sampdoria in casa, dove abbiamo giocato una grande partita ma abbiamo incassato cinque gol, o la partita della Spezia che è stata ribaltata dai nostri avversari soltanto negli ultimi minuti.”
“All'inizio del campionato eravamo spumeggianti e spregiudicati, ma a volte questa cosa la pagavamo anche. Abbiamo passato la parte centrale, cioè il finale di girone di andata, dove sono andati incontro ad un momento di difficoltà innegabile, sia di prestazione che di risultati; mentre nel girone di ritorno sicuramente siamo stati meno belli, meno spettacolari, ma molto più pratici e più cinici e alla fine abbiamo portato a casa i risultati. Esteticamente il girone d'andata è stato più divertente e siamo stati più belli da vedere, però i numeri dicono che nel girone d’andata abbiamo fatto 25 punti, mentre nel girone di ritorno 28; abbiamo vinto 5 volte fuori casa, mentre nel girone d’andata le partite fuori casa erano quasi sempre una penitenza. Mi piacerebbe vedere adesso la via di mezzo, sarebbe perfetto.”
“Uno degli obiettivi di quest'anno era creare una base solida per il prossimo anno e io credo che quest'anno abbiamo avuto delle certezze da parte dei ragazzi che sono arrivati dalla Serie B; abbiamo scoperto che alcuni ragazzi che avevano sempre giocato in Serie C, e avevano giocato poco in serie B, invece possono giocare in serie B e abbiamo ancora dei giovani su cui lavorare e da valorizzare. Io credo che questo gruppo non vada assolutamente stravolto.”
“Si parla tanto del fatto che nel calcio moderno, e in quello italiano in particolare, si punta poco sui giovani e si lavora poco con i giovani, ma io sono dell'idea che i giovani ci sono, bisogna solo avere il coraggio di puntare su di loro e fare delle scelte ben precise. I giocatori ci sono, quando io sono arrivato qua i giocatori c’erano: Shpendi, Francesconi, Pieraccini, Berti. Tantissime persone avevano il dubbio che Berti potesse giocare in Serie B, ma in questa stagione ha fatto 29 presenze, dando grande qualità, soprattutto nella prima parte del campionato. Francesconi, invece, ha fatto il percorso inverso: ha trovato all'inizio un po' di difficoltà di inserimento, ma poi nella seconda parte il campionato ha dimostrato di essere un ottimo giocatore di Serie B che può ambire a giocare in Serie A. Shpendi ha fatto una prima parte di campionato straordinaria, poi è andato incontro a delle difficoltà prima fisiche e poi tecniche, ma Shpendi è un giocatore che in Serie B fa la differenza e sposta e io sono convinto che anche Pieraccini lo possa fare. E la mia scelta e la mia strategia era quella di su di loro, non prendere giocatori già affermati di Serie B, questa è stata la vera scelta: puntare su di loro veramente.”
“Nella fase play-off, secondo me, si azzerano le differenze, essendoci comunque dei valori espressi durante il campionato. Noi andiamo a Catanzaro con la consapevolezza e con una leggerezza tale, che ci consentirà di scendere in campo liberi da ogni pensiero, consapevoli che ci possiamo giocare benissimo la partita contro una squadra forte, che arriva per il secondo anno consecutivo ai play-off. Il Catanzaro ha giocatori esperti all'interno della rosa e ha il pubblico a favore, che è sicuramente un fattore, ma noi andremo a Catanzaro per giocarcela fino in fondo. Indossiamo la maglia del Cesena, rappresentiamo un grande tifo e un grande pubblico, una maglia e una società ambiziosa, quindi andiamo a giocarci tutte le nostre carte possibili, siamo determinati a fare il massimo.”