Carrarese, Zanon: "Questa squadra è speciale, Calabro mi ha cambiato mentalmente"

Oggi Simone Zanon è uno degli esterni più incisivi della Serie B, ma il suo percorso racconta di sacrifici, scelte difficili e della necessità di avere qualcuno che ti dia forza nei momenti più complicati. Nelle prime sette partite della stagione è stato quasi sempre tra i migliori in campo, non solo grazie ai due gol realizzati contro Empoli e Juve Stabia, ma anche per la sua costanza, tecnica e senso di appartenenza alla Carrarese.
“Il presente è chiaro - racconta Zanon ai microfoni di Gianlucadimarzio.com - ma il percorso che mi ha portato qui è stato lungo. Ho sempre cercato di dare il 100% e di sognare, anche quando tutto sembrava lontano”.
Il club toscano ha rappresentato per Zanon un’opportunità unica: “Carrara è speciale - spiega -. Sono arrivato da retrocesso ed ero una scommessa in Serie C. Devo ringraziare i direttori per avermi dato la possibilità di mettermi in gioco. Ora la città mi è entrata nel cuore: ancora oggi le persone mi fermano per strada per ringraziarmi della promozione. È il miglior ricordo della mia storia calcistica”.
Il contributo del tecnico Calabro è stato fondamentale: “Trovare il mister è stata una fortuna. Mi ha cambiato mentalmente e a livello di carattere, è un osso duro. Ci serviva una guida così quando abbiamo dovuto affrontare i momenti più delicati”.
Il 2001 della Carrarese racconta come sia importante credere nei propri sogni, anche quando il percorso non è lineare. “Io ho sempre sognato – continua Zanon – e a differenza di altri ho seguito strade diverse: dalla Primavera alla Serie D, dove non giocavo subito, ma vincemmo comunque. Ho sempre fatto le scelte giuste, con l’obiettivo di dare il massimo e di arrivare il più in alto possibile”.
L’anno scorso, in un Seregno complicato, Zanon stava per mollare tutto. La spinta decisiva è arrivata da suo padre: “Si è fatto tutte le trasferte anche se sapeva che non avrei giocato. Mi ha convinto a provarci un’ultima volta. Gli dissi che non c’erano garanzie, ma oggi sto realizzando anche il suo sogno”.
Per Zanon, la famiglia è un punto fermo: “I miei genitori hanno fatto enormi sacrifici, spostandosi da Torino a Udine, Genova, Milano e Roma per seguirmi. Gioco il 60% per loro, voglio ripagare tutto quello che hanno fatto”. Questo supporto è stato cruciale per affrontare le difficoltà e continuare a crescere, con dedizione e umiltà.
Oltre al campo, Zanon mantiene una quotidianità legata a valori concreti. La sua relazione con Elisa Campolunghi lo avvicina indirettamente alla Kings League, che segue con interesse per Luca, fratello di Elisa: “Sta diventando un torneo interessante, con sponsor e giocatori di spessore, è un esempio positivo per altri campionati”.
Zanon usa i social con moderazione: “Cerco di usarli solo per sfogo o per motivi validi, non per far vedere cosa mangio o faccio. Molti li usano a caso, ma io li dimezzo per non farmi condizionare”.
Il suo presente alla Carrarese è brillante, ma Zanon resta concentrato sulla crescita: “L’obiettivo principale è salvarci, tutto il resto sarà guadagnato. Voglio riconfermarmi e aiutare la squadra a fare bene. Il mio sogno? Continuare a crescere, arrivare il più in alto possibile e portare avanti i valori che mi hanno trasmesso famiglia e club”.