Venezia, Vanoli: "Il Pisa ha una sua identità precisa, per noi sarà un test importante"
La gara tra Pisa e Venezia, in programma domani sera alle ore 20.30, aprirà il 25^ turno del campionato di Serie B. In conferenza stampa, il tecnico arancioneroverde Paolo Vanoli ha presentato la gara contro i toscani: "La squadra ha lavorato molto bene anche questa settimana, sfruttando anche l’iniezione di autostima che due vittorie portano. Incontriamo una formazione che gioca bene, con un ottimo palleggio, dotata di organizzazione e intensità. Mister D’Angelo conosce molto bene il suo ambiente e questo campionato, e il Pisa ha una sua identità definita. Quello di domani sarà un test importante: incontriamo una squadra che punta alla Serie A, dimostrando continuità, dobbiamo mettere in campo tutta la tecnica e la concentrazione di cui disponiamo, senza perdere l’obiettivo finale. Continuo ad avere il desiderio di vedere una partita vinta a porta inviolata, che potrebbe essere una bella soddisfazione per una difesa che sta lavorando in maniera proficua, ma non mi soffermerei su questo dato. In generale, dobbiamo concedere e soffrire di meno. Ho ben chiaro quali giocatori siano funzionali a quello che mi serve in ogni dato momento. Sono contento di poter dire che, fino all’ultimo, ho sempre il dubbio su chi schierare da titolare, perché ognuno di loro si impegna al 100% nel lavoro settimanale.
"Il mio lavoro è quello di costruire e indirizzare un gruppo - ha continuato il tecnico del Venezia - e mi inorgoglisce vedere come anche i nuovi acquisti si siano immediatamente integrati nell’ambiente, perfettamente consapevoli di quanto da loro pretendo e da subito disponibili a conoscere e confrontarsi con i tifosi. Per esperienza pregressa e per predisposizione, mi piace molto lavorare con i più giovani, formandoli e affiancando loro professionisti di grande talento e competenza. Questa formula, credo, sta portando e porterà ancora buoni frutti, e con pazienza e stabilità il lavoro sarà più semplice. In Serie B, vediamo costantemente allenatori con caratteristiche e identità diverse, che si rispecchiano in squadre molto variegate: la sfida diventa quindi quella di creare una formazione capace di adattarsi alle differenze, capace di affrontare sia le squadre più concrete e dirette che quelle più tecniche”.