Cerella: "Nella vita servono curiosità e passione, ritiro ancora idea lontana"

In diretta sulla pagina Instagram “Schiaccio e non faccio fatica” Bruno Cerella, che ha visto allontanarsi le voci di un addio dopo qualche rumor particolarmente rumoroso, è intervenuto per rilasciare qualche dichiarazione. Questo quanto riportato da tuttobasket.net: "A fine carriera vorrei fare il muratore. Siamo una famiglia di costruttori da generazione e amo il lavoro di squadra. Spesso lavoro anche io e comunque mi piace stare con i miei operai. Ma con il basket ancora non smetto, anzi, lo apprezzo ancora di più stando in cantiere. Sono uscito dalla mia comfort zone quando avevo 19 anni e sono partito dal basso. Tutto questo mi è servito molto. Spero che il lockdown abbia fatto pensare molti giocatori, bisogna avere curiosità e passione nella vita. Coach? Il coach che mi ha dato di più è Luca Bianchi, con cui mi sono trovato meglio a livello di intesa è Capobianco. Tempo libero? Il resto del mio tempo lo passo con l’associazione Slums Dunk. I nostri progetti e le nostre attività non sono fini a se stesse ma vanno avanti tutto l’anno e prevedono progetti educativi che tolgono bambini da criminalità e violenza della strada".