Südtirol, Kofler si racconta: “Qui è casa mia. Restiamo uniti e centriamo la salvezza”
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TuttoB.comParcines, poco meno di quattromila anime e tanta quiete. È qui che Raphael Kofler ricarica le pile quando non è in campo con il Südtirol. “Sto da Dio”, sorride il difensore classe 2005, cresciuto nel vivaio biancorosso e oggi pedina affidabile di Fabrizio Castori: 10 presenze e 1 gol in questa prima parte di stagione, dentro un campionato che non concede sconti. “La B è dura: ogni settimana devi portare a casa punti se vuoi salvarti”, il mantra semplice e diretto di chi ha radici profonde in Alto Adige.
Arrivato a dicembre 2024, rinnovato fino al 2026 (con opzione in caso di salvezza), Castori ha acceso l’interruttore: 33 punti in sei mesi nello scorso campionato, una “scossa” che Kofler rivendica con riconoscenza. “Con il mister si impara tutti i giorni: esperienza, idee chiare, zero alibi. Siamo compatti e non molliamo un centimetro”. Un contesto, quello biancorosso, in cui Raphael è cresciuto fin dall’età di 10 anni: percorso interno, identità forte, senso di appartenenza. “Questa è casa. Sono felice di essere arrivato in prima squadra, ma non mi fermo qui”.
Centrale, braccetto o terzino poco cambia; all’occorrenza anche mezzala in corsa, perché l’idea è “seguire il mister e fare del mio meglio”. Il marchio di fabbrica resta la marcatura, il gusto per il corpo a corpo. Eppure c’è un avversario che gli è rimasto addosso: “Nico Paz del Como, affrontato in Coppa Italia il 16 agosto: veloce, tecnico, completo. Impossibile da marcare”, racconta ridendo. I riferimenti? “In campo Cristiano Ronaldo per mentalità. Fuori, mio papà: umile e con i valori giusti”.
Il battesimo tra i pro porta la firma di Pierpaolo Bisoli: Sampdoria-Südtirol di Coppa Italia il 14 agosto 2023 (qualificazione ai rigori), quindi l’esordio in Serie B sei giorni più tardi contro lo Spezia. Il 14 febbraio 2024, la chiamata in Italia U19 di Bernardo Corradi: 3-0 all’Austria, altro passo in avanti. In spalla il 28, nato “per caso” e poi diventato amuleto.
Testa bassa, radici forti e un obiettivo chiaro: la salvezza, da conquistare insieme. Perché, come ripete Kofler, “qui ci si aiuta e si cresce: il Südtirol è casa, e la casa si difende.”









