La Procura Federale archivia: nessun illecito a carico dell’ex dirigente della Sampdoria Luca Silvani
La Procura Federale della FIGC ha archiviato l’indagine a carico di Luca Silvani, ex responsabile del settore giovanile della Sampdoria, coinvolto lo scorso giugno nel cosiddetto “caso Iene”.
La vicenda, raccontata dalla trasmissione televisiva di Italia 1, riguardava il presunto tesseramento del giovane calciatore Emanuele Profeti, per il quale sarebbero state avanzate richieste economiche e di sponsorizzazioni.
Secondo quanto emerso, la Procura Federale ha stabilito che non sussistono fattispecie di rilievo disciplinare, chiudendo di fatto ogni aspetto sportivo della vicenda.
Attraverso una dichiarazione diffusa dall’Ansa, Silvani ha espresso soddisfazione per la decisione: «La Procura Federale ha accertato in modo inequivocabile l’assenza di qualsivoglia illecito sportivo, ponendo fine alle indagini sul tesseramento del calciatore Emanuele Profeti e sulla presunta sponsorizzazione mai avvenuta. Questa decisione sancisce la mia totale estraneità e la correttezza del mio operato».
Silvani era stato sospeso a giugno dal club, di cui era dirigente di fiducia di Alessandro Messina, ex collaboratore del presidente Matteo Manfredi, e aveva poi rescisso il contratto con la Sampdoria.
La Sampdoria, tramite un comunicato ufficiale, ha commentato con soddisfazione la decisione della giustizia sportiva:
«In riferimento alle notizie riguardanti il tesseramento del calciatore Emanuele Profeti, l’U.C. Sampdoria informa che la Procura Federale ha concluso le indagini e che non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare. Di conseguenza è stata disposta l’archiviazione del procedimento. Il club prende atto con soddisfazione della decisione e ribadisce la correttezza del proprio operato e la piena fiducia nelle istituzioni della giustizia sportiva».


