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GazzSport - Il paradosso di Coda: il miglior marcatore di sempre nella storia della B rischia la C

GazzSport - Il paradosso di Coda: il miglior marcatore di sempre nella storia della B rischia la CTuttoB.com
Coda in azione
Oggi alle 14:30Sampdoria
di Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

Un tempo sembrava essere una legge non scritta: compri Massimo Coda in Serie B e vieni promosso. È successo con il Lecce prima, da capocannoniere, e al Genoa poi. Quindi l’ha preso la Cremonese, club con cui il centravanti ha continuato a segnare, ma con cui non è riuscito ad arpionare la promozione, sfiorandola. Ha punto in semifinale playoff e si è dovuto arrendere solo in finale, sconfitto dal Venezia. Quest’anno, quindi, ci ha puntato la Samp, scegliendo l’usato sicuro. Un centravanti 35enne che conosce la categoria e che in B ha sempre fatto gol a grappoli. Le cose, però, sono andate come previsto. Anzi. 

Record - Domenica Coda ha realizzato il gol numero 135 della sua carriera nella serie cadetta, raggiungendo Stefan Schwoch e diventando il miglior marcatore di sempre nella storia del campionato di Serie B. Un primato che certifica la sua affidabilità in area di rigore: in questi anni lo abbiamo visto segnare di rapina, di testa, in girata, di destro o di sinistro. Insomma, in tutti i modi. Ma, sempre seguendo la legge degli ultimi anni, la sua Sampdoria dovrebbe essere a giocarsi quantomeno i playoff… invece per trovarla bisogna capovolgere la classifica. I blucerchiati sono terzultimi con 37 punti e se il campionato finisse oggi sarebbero retrocessi in Serie C senza passare nemmeno dai playout. 

Paradosso - Eccoci, quindi, di fronte al paradosso. Prendi un attaccante che negli ultimi anni ha sempre garantito gol e promozioni e ti ritrovi comunque invischiato nella lotta per non retrocedere. Come è possibile? I quattro allenatori cambiati sicuramente non hanno aiutato, in più la squadra non gira e le occasioni a partita sono molto poche. Finora Coda segnato 8 gol, mai così pochi in carriera in Serie B, ma sono alcuni dati a preoccupare e a cercare di dare una spiegazione a un rendimento così sotto le attese. Prendiamo in considerazione gli ultimi quattro anni. A Lecce, di media, prendeva parte a 8 azioni da gol a partita (tra tiri e passaggi vincenti), al Genoa a 6, a Cremona a 5, mentre alla Samp non arriva nemmeno a 2. Normale, dunque, abbia meno occasioni di timbrare il cartellino. Ma non è tutto. Ha medie più basse anche per quanto riguarda lo stare in area di rigore (occupa meno i 16 metri rispetto alle precedenti avventure), arriva meno al tiro in porta ed è meno associativo con i compagni. Il risultato? La Samp è il quintultimo attacco del campionato e rischia seriamente la retrocessione.

La speranza di Evani - A Lecce aveva fatto 22 gol il primo anno e 20 il secondo, al Genoa 10, a Cremona 17. Erano sei anni che consecutivi che finiva in doppia cifra, cosa che potrebbe non riuscire a fare quest’anno: mancano 2 gol e 2 sole partite. Ma quello che preoccupa è anche il carattere mostrato in campo: alla Samp manca un leader e la speranza di Evani è che Coda possa diventarlo nel momento del bisogno. Negli ultimi 5 mesi gli squilli sono stati appena 3, poi qualche panchina, tante insufficienze e pochissimi sorrisi. Quelli che il centravanti e il suo allenatore sperano di vedere già venerdì nello scontro diretto con la Salernitana. Ora più che mai c’è bisogno di lui. Coda nel mirino ha messo il record in solitaria e soprattutto la salvezza della Samp. Chissà che riesca a centrare entrambi i bersagli e risollevare la squadra dall’incubo retrocessione. La sua storia personale dice che quando contava, almeno in B, Massimo c’è sempre stato, anche se lottava per altre posizioni. Adesso è il momento di confermarlo.