GazzSport - Evani: "Samp, sono orgoglioso di te: sarei rimasto. Mancini mi chiamò e mi disse..."

Una stagione vissuta come sulle montagne russe. Così Alberico Evani ha descritto la sua esperienza alla guida della Sampdoria, culminata con la sofferta salvezza in Serie B ai play-out dopo una retrocessione sul campo e un'annata a dir poco travagliata, tra cambi in panchina, caos societario e fragilità psicologica di un gruppo provato.
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il tecnico 62enne ha raccontato con trasparenza l’impatto emotivo del suo breve ma intenso percorso in blucerchiato: “Quest’annata mi ha prosciugato le energie mentali, ma mi ha dato grandi soddisfazioni”.
Evani ha anche anticipato che non sarà lui a guidare la Samp nella prossima stagione: “Con la dirigenza ci siamo visti, non mi hanno detto nulla ma ho capito che non continueremo insieme. Per come era cresciuta la squadra, questo sarebbe potuto essere un ottimo punto di partenza”.
Una chiusura che lascia l’amaro in bocca all’ex vice di Mancini, che era arrivato a Genova proprio su spinta dell’attuale CT dell’Arabia Saudita: “Ero andato a vedere lo Spezia. C’ero anche contro la Samp. La sera di quella partita mi ha chiamato Mancini chiedendomi se si sarebbe potuta salvare. Gli ho risposto di sì. Il giorno dopo mi ha spiegato la sua idea: cambiare allenatore e DS mettendo gente di fiducia come me, Lombardo, Gregucci e suo figlio”.
Evani si è calato subito nella realtà blucerchiata con un obiettivo chiaro: ridare fiducia a un gruppo emotivamente svuotato: “Ho trovato una squadra rassegnata, con il morale sotto i tacchi. Ho cercato di ricaricarla, dare un gioco più corale. Un’altra squadra in quella situazione non l’avrei mai accettata. Ma qui c’era un legame affettivo troppo forte. Non ho più avuto una vita. Ho trascurato tutto per togliere dagli impicci questa squadra alla quale sono molto legato”.
La Samp, ricordiamolo, era retrocessa sul campo ma ha ottenuto la permanenza grazie alla riammissione e alla vittoria nel doppio confronto contro la Salernitana: “Non potevamo rimediare ai guai del passato. Abbiamo fatto 9 punti, vinto due scontri diretti e perso solo a Carrara. Se l’ultima giornata fosse stata giocata regolarmente, certi risultati non ci sarebbero stati. Contro la Salernitana si è vista la miglior Samp della stagione. Poteva essere un punto di partenza. Peccato, ma sono orgoglioso di quello che mi hanno detto giocatori e tifosi”.