
Pescara, ora la paura è diventato l'avversario più infido
Da luglio scorso si inseguono invano filosofie che non hanno mai trovato realizzazione e adesso, a sei giornate dal termine, contano solo i risultati. Dunque, conta poco che il Pescara a Cremona non meritasse la sconfitta, che abbia comandato decisamente la partita nella ripresa contro una squadra zeppa di giocatori importanti, ma timida, evanescente e da sempre allergica alle partite interne. Oggi bisogna solo portare a casa prima possibile i punti necessari per evitare i playout e, possibilmente, battere venerdì il Perugia di Serse Cosmi all’Adriatico per evitare di cadere nelle grinfie dell’avversario più infido di tutti: la paura.
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